Canada: Info e Storia

Stato federale dell’America settentrionale, è delimitato a nord dal mar Glaciale Artico, a ovest confina con l’Alaska (USA) e si affaccia sull’oceano Pacifico, a est è bagnato dall’oceano Atlantico e a sud confina interamente con gli Stati Uniti.
Ben il 50% del territorio canadese è occupato dal cosiddetto Scudo Canadese, una vastissima zona delimitata a sud dal fiume San Lorenzo a ovest dalle Montagne Rocciose e che si estende dalla regione dei laghi a sud fino al mar Glaciale Artico a nord.
Si tratta di un penepiano di origine antichissima di cui è evidentissima l’origine glaciale.
La parte più bassa attorno alla baia di Hudson si eleva gradualmente dai 200-300 m fino ai 500-1.000 m dei Plains, verso ovest.
Il territorio è caratterizzato da alture moreniche e depressioni ricolmate di acque. Numerosi infatti sono i laghi nella fascia che precede l’innalzarsi delle Montagne Rocciose, dove sono allineati bacini naturali anche di grandi dimensioni. I maggiori sono il Gran Lago degli Orsi, il Gran Lago degli Schiavi, il lago Athabasca e il lago Winnipeg.
Nella sua parte orientale invece lo Scudo Canadese raggiunge anche i 1.500 m nella penisola del Labrador.
La valle del San Lorenzo è di origine tettonica e costituisce un solco dai bordi montagnosi percorso dalle acque della regione dei grandi laghi che si gettano nel golfo di San Lorenzo in un grandissimo estuario. A sud della valle del San Lorenzo si estendono il New Brunswick, la penisola della Nuova Scozia e l’isola di Terranova, dalle coste tipicamente frastagliate e rocciose.
A ovest dei Plains si innalza una vasta regione montuosa nella quale si possono distinguere due catene principali, quella più interna delle Montagne Rocciose comprende i monti Selkirk, Cariboo, Stikine e Tawson Range, che continuano nel gruppo isolato dei monti Mackenzie; le cime più alte sono il monte Robson (3.954 m) e il monte Columbia (3.747 m).
A ovest delle Montagne Rocciose si estende un vasto altopiano attraversato da profonde valli percorse da numerosi fiumi (Yukon e i suoi affluenti) e ricco di laghi.
A occidente si innalza la Catena Costiera, con numerose cime oltre i 5.000 m (monte Logan, 6.010 m; monte Saint Elias 5.489 m; monte Lucania 5.227 m) e in parte sommersa, a determinare in tal modo il tipico aspetto frastagliato e impervio della costa assai ricca di fiordi e fronteggiata da numerose isole (isola di Vancouver, Isole della Regina Carlotta e l’arcipelago di Alessandro, politicamente appartenente all’Alaska).
Il Canada è un paese ricco di acque, le grandi conche moreniche costituiscono il bacino di numerosissimi laghi; oltre a quelli che costellano lo Scudo Canadese, numerosi e vasti laghi lungo il confine meridionale con gli Stati Uniti (lago Superiore, Huron, Erie, Ontario) che appartengono in parte anche al Canada.
Numerosi anche i fiumi tributari del Pacifico: lo Yukon, il Fraser e il Columbia; il Saskatchewan è immissario del lago Winnipeg, tributari della baia di Hudson sono il Churchill e il Nelson.
Il San Lorenzo, emissario del lago Ontario, si getta nell’oceano Atlantico in un grande estuario.
Il clima è prettamente continentale, gli inverni sono lunghi e freddi, le estati brevi con scarse precipitazioni.
La mancanza di barriere a settentrione espone il Canada ai venti freddi dell’Artico. Le zone più temperate sono quelle della costa pacifica che risente dei benefici della corrente calda proveniente dal Giappone, la costa atlantica nella zona del San Lorenzo e la regione dei Grandi Laghi il cui clima è mitigato dalla presenza di grandi masse d’acqua.
La popolazione, in massima parte discendente dei coloni francesi e anglosassoni, comprende anche alcune centinaia di migliaia di indiani e diverse decine di migliaia di eschimesi.
Le città principali si sono sviluppate prevalentemente nella fascia meridionale dove il clima è meno severo.
Capitale è Ottawa grande nodo di comunicazione nella provincia dell’Ontario, altre metropoli sono Montréal, Toronto e sulla costa del pacifico Vancouver, altri centri rilevanti Québec, Winnipeg, Saskatoon, Calgary e Edmonton.
Il Canada è un paese molto ricco e autosufficiente per la maggior parte delle risorse naturali e agricole.
Le aree coltivabili, limitate a una proporzione del 4,6% dell’intero territorio, sono pur sempre molto estese, vi si praticano coltivazioni estensive fortemente meccanizzate in particolare di cereali (frumento, orzo, mais, avena e segale) ma anche di patate e barbabietole da zucchero.
Le provincie atlantiche sono favorite nelle coltivazioni del lino, della colza, della soia e del tabacco, nella regione dell’Ontario si pratica la coltura assai specializzata della frutta, in particolare mele.
L’allevamento è fiorente, soprattutto nella provincie orientali si allevano bovini da latte e da carne, ma anche suini.
Rilevante e peculiare l’allevamento di animali da pelliccia (visoni, castori, volpi ecc.) e quello degli animali da cortile (tecnologicamente molto avanzato).
L’allevamento in generale è una voce rilevante, insieme alla produzione agricola, delle esportazioni del Canada.
Una certa importanza conserva anche la pesca sia lungo le coste atlantiche, che nelle acque interne (salmoni, trote, storioni ecc.).
Indiscussa ricchezza del Canada sono le foreste di abeti, betulle, pini ecc. che coprono un terzo dell’intero territorio e forniscono grandi quantitativi di legname esportati in tutto il mondo.
Il Canada è ricco anche di minerali metalliferi, spesso poco sfruttati per le difficoltà climatiche. Produce comunque nichel e zinco, amianto e molibdeno, sali potassici e uranio, oltre a oro, argento, rame, piombo e tungsteno.
Anche in campo energetico il Canada dispone di enormi risorse. La produzione di carbone, relativamente scarsa, è più che compensata dai giacimenti petroliferi dell’Alberta e da una massiccia produzione di gas naturale.
Ma la ricchezza principale è quella di origine idrica. Infatti il corso dei fiumi e il bacino dei laghi costituiscono un’enorme riserva di energia idroelettrica.
La disponibilità di materie prime ed energetiche hanno permesso al Canada di sviluppare un possente apparato industriale, sia di lavorazione delle materie prime che manifatturiero.
Potente è l’industria metallurgica, in espansione l’industria siderurgica, fiorente l’industria meccanica (costruzioni di veicoli, macchine agricole, materiale ferroviario) che ha ricevuto un nuovo impulso anche dall’evoluzione dell’industria elettrotecnica e elettronica.
Conserva la sua importanza l’industria di trasformazione dei prodotti agricoli, zootecnici, ittici e forestali, rilevante l’industria casearia, conserviera e del legno in particolare.
Le provincie dell’Ontario e del Québec sono anche sede di una notevole industria tessile soprattutto cotoniera ma anche laniera e delle fibre sintetiche.
I rapporti commerciali con l’estero sono molto intensi, partner commerciale privilegiato sono gli Stati Uniti (70%) ma intensi traffici si sono instaurati con gli altri paesi del Commonwealth, il Giappone e la Germania.

STORIA
Le prime popolazioni del Canada sono costituite da tribù amerindie. Nel 1534 Jacques Cartier prende possesso del Canada nel nome del re di Francia e risale il San Lorenzo. Nel 1541 nel corso del terzo viaggio, porta con sé venti contadini e del bestiame. Nel 1604 viene intrapresa la colonizzazione dell’Acadia (creazione di Port Royal). Nel 1608 Champlain fonda Québec. Nel 1627 per tranquillizzare la popolazione della nuova colonia, Richelieu costituisce la Compagnia dei Cento Associati. L’immigrazione troppo debole frena la colonizzazione delle terre. I francesi e i loro alleati uroni devono far fronte alle incursioni degli irochesi. Nel 1663 Luigi XIV reintegra il Canada nel dominio reale, lo dota di una nuova amministrazione e fonda la Compagnia delle Indie occidentali. Sotto l’impulso dell’intendente Jean Talon, la Nuova Francia conosce un brillante sviluppo e la colonizzazione si diffonde lungo il San Lorenzo. L’esplorazione interna si amplia fino alle sorgenti del Mississippi. Nel 1690 un conflitto con l’Inghilterra consente a quest’ultima di impossessarsi dell’Acadia e di Terranova che il trattato di Ryswick (1697) restituisce in parte. Nel 1713 con il trattato di Utrecth, i francesi perdono la baia di Hudson, l’Acadia e gran parte di Terranova. Nel 1745 la fortezza di Louisbourg cade nelle mani degli inglesi. La guerra dei Sette Anni (1756-1763) è fatale alla Francia. Dopo la caduta di Québec a seguito della battaglia dei Piani di Abramo nella quale Montcalm trova la morte (1759) e la capitolazione di Montréal, la Francia con il trattato di Parigi (1763) cede tutto il Canada alla Gran Bretagna.
Nel 1774 i canadesi francesi ricevono determinati diritti con l’Atto di Québec. Nel 1783 la firma del trattato di Versailles, che riconosce l’indipendenza degli Stati Uniti, provoca l’arrivo massiccio dei lealisti americani nelle province del Québec e di Nuova Scozia (l’antica Acadia). Nel 1784 a seguito di una notevole immigrazione, viene creata la provincia del Nuovo Brunswick. Nel 1791 la provincia di Québec viene suddivisa in Alto Canada (oggi Ontario) e Basso Canada (oggi Québec). Durante la guerra (1812-1814) tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, il Canada fa quadrato attorno alla Corona. Gli anni che seguono vedono lo sviluppo di un’opposizione portata avanti da Louis Joseph Papineau nel Basso Canada e da William Lyon Mackenzie nell’alto Canada, che chiedono un regime effettivamente parlamentare. Nel 1837 il rifiuto di Londra provoca la ribellione delle due province. Scoppiata la rivolta, il governo Britannico crea il Canada Unito (1840), al quale assegna un governatore, un Consiglio Esecutivo, un Consiglio Legislativo e un’Assemblea elettiva. Nel 1848 il francese è restaurato al rango di lingua ufficiale.
Nel 1867 l’Atto dell’America del Nord Britannica crea il dominio del Canada, che raggruppa l’Ontario (prima Alto Canada), il Québec (prima Basso Canada), la Nuova Scozia e il Nuovo Brunswick. Nel 1870 viene creata la provincia di Manitoba dopo la rivolta dei meticci guidata da Louis Riel, mentre la Colonia Britannica (1871) e l’Isola del Principe Edoardo (1873) si aggiungono a essa. La costruzione della Canadian Pacific Railway (1882-1885) che collega Vancouver a Montréal, contribuisce a un nuovo sviluppo della colonizzazione. Nel 1905 vengono istituite le province del Saskatchewan e di Alberta. Il primo ministro Wilfrid Laurier rafforza i legami commerciali con la Gran Bretagna rinforzando al tempo stesso l’autonomia del dominio e il Canada accede al rango di potenza internazionale con la partecipazione alla prima guerra mondiale a fianco degli Alleati. Fra il 1921 e il 1948 William Lyon Mackenzie King, leader del Partito liberale, presiede pressoché senza interruzioni ai destini del paese. Nel 1926 la Conferenza Imperiale riconosce l’indipendenza del Canada in seno al Commonwealth, sanzionata dallo Statuto di Westminster (1931). Nel 1940 il Canada dichiara guerra alla Germania e sviluppa una potente industria bellica. Nel 1949 l’isola di Terranova diventa una provincia canadese. Sotto la guida dei liberali, che dominano la vita politica con i primi ministri Louis Saint-Laurent (1948-1957), Lester Pearson (1963-1968), e Pierre Elliott Trudeau (1968-1979 e 1980-1984), il Canada porta avanti una politica di riavvicinamento sempre più stretto con gli Stati Uniti. Ma, nel corso di questi anni, la Confederazione deve costantemente far fronte alle rivendicazioni autonomiste della provincia francofona del Québec. Nel 1976 un partito indipendentista, guidato da René Lévesque, prende il potere nel Québec. Nel 1980 il governo Lévesque perde il referendum sul mandato di negoziare una formula di sovranità-associazione con il resto del Canada. Nel 1982 con l’accordo di Londra, la Costituzione non dipende più dal governo federale. Nel 1984 sale al potere il conservatore Brian Mulroney e nel 1988 egli viene confermato alla guida del governo dopo la vittoria dei conservatori alle elezioni che consacrano l’accordo di libero scambio con gli Stati Uniti. Nel 1989 il Canada aderisce all’OSA e l’anno dopo il fallimento di un nuovo accordo costituzionale (detto del lago Meech), destinato a soddisfare le richieste minime del Québec, apre una crisi politica senza precedenti, aggravata dalle rivendicazioni territoriali degli amerindi. Nel 1992 un progetto di riforma costituzionale che prevede, tra l’altro, un nuovo statuto per gli autoctoni, è elaborato a Charlottetown. Sottoposto a referendum, viene respinto. Nel 1993 dopo le dimissioni di B. Mulroney, gli succede Kim Campbell, eletto alla guida del Partito conservatore. Al momento delle elezioni generali, questo partito subisce una devastante sconfitta. Arrivato in seconda posizione, il Blocco del Québec, partito indipendentista guidato da Lucien Bouchard, rappresenta ormai l’opposizione ufficiale. Jean Chrétien, capo dei liberali, diventa primo ministro. L’accordo di libero scambio, negoziato nel 1992 con gli Stati Uniti e il Messico, entra in vigore nel 1994. Il Partito del Québec, guidato da Jacques Parizeau, vince le elezioni nel Québec. Nel 1995 il referendum sulla sovranità del Québec, che vede una vittoria di stretta misura dei sostenitori del mantenimento della provincia nell’insieme canadese sugli indipendentisti, scuote fortemente la Confederazione. Nel 1996 Lucien Bouchard diventa capo del partito autonomista e primo ministro del Québec.

SCHEDA
Abitanti: 29.600.000
Superficie: 9.976.139 km2
Densità: 3 ab./km2
Capitale: Ottawa
Governo: Stato indipendente nell’ambito del Commonwealth
Moneta: Dollaro canadese
Lingua: Inglese e francese
Religione: Cattolica, protestante e anglicana

Info: