SUD AFRICA: Info e Storia

Repubblica all’estremità meridionale dell’Africa australe. Confina a nord con la Namibia, il Botswana e lo Zimbabwe, a nord-est col Mozambico, mentre per gli altri lati è bagnata dagli Oceani Atlantico e Indiano; nel suo territorio sono inglobati il Lesotho e lo Swaziland.
Il territorio è occupato per la massima parte da altopiani, rialzati verso le coste (monti dei Draghi) e che formano un’imponente scarpata, ai piedi della quale si estende una pianura costiera (larga da 80 a 400 km).
Nella parte sudoccidentale del paese si può distinguere quel che resta dall’erosione di un’antica catena montuosa (i Capidi) orientata da est a ovest.
Idrograficamente il paese, pur diviso tra diversi bacini, tributa essenzialmente all’oceano Atlantico, soprattutto tramite l’Orange, il principale fiume del paese, che nasce nel Lesotho, segna per un tratto il confine con la Namibia e riceve il Vaal e il Melopo, entrambi dal regime fortemente irregolare. All’Atlantico scende anche l’Olifants.
Tra i tributari all’oceano Indiano il principale è il Limpopo; tra gli altri fiumi scende il Tugela, celebre per le omonime cascate, seconde del mondo per altezza.
Il clima è tropicale nel lato rivolto all’oceano Indiano, con inverni freschi, estati calde e piovose e una stagione intermedia più temperata; nell’interno l’altitudine influisce in parte sulla generale siccità, mentre la regione del Capo ha un clima mediterraneo.
La popolazione è costituita per meno di un quinto da europei (boeri e inglesi), per il 70% da bantu (di numerose etnie), per il 10 % da coloured o meticci e per il 3% da asiatici.
Per anni la repubblica Sudafricana è stata teatro di un durissimo sistema di apartheid che separava le popolazioni di colore dai bianchi in tutti i campi della vita sociale ed economica. Dopo duri scontri locali e pressioni internazionali, nel 1992 un referendum ha approvato l’accordo costituzionale che mira alla formazione di uno stato unitario multirazziale. Nel 1996 è stata approvata la nuova costituzione che sancisce la parità fra bianchi e neri.
La capitale amministrativa è Pretoria, centro storico, culturale ed economico; la capitale legislativa è Città del Capo, importante centro industriale e portuale. Johannesburg è la città principale del paese, nonché massimo centro aurifero a livello mondiale. Altre città sono Bloemfontein (capitale giudiziaria), Welkom e Kimberley; sulla costa sorgono Durban, East London e Port Elizabeth.
La repubblica Sudafricana ha una solida e ben diversificata economia, nettamente la più avanzata a livello continentale.
L’agricoltura è fiorente, soprattutto grazie a interventi governativi sul sistema idrico. Il paese è il massimo produttore continentale di mais, che in parte è esportato. È invece destinata al mercato interno la produzione di frumento, sorgo, orzo, avena, miglio, patate e ortaggi.
Tra le colture commerciali spiccano canna da zucchero, ma non mancano tabacco e cotone.
Importantissima è infine la frutticoltura in buona parte destinata all’esportazione. La vite dà elevati quantitativi di vino molto pregiato.
Ben sfruttate sono anche le non cospicue risorse forestali.
L’allevamento del bestiame è fiorente e alimenta una tradizionale esportazione di lana. Anche la pesca riveste notevole importanza, essendo un settore modernamente attrezzato e organizzato.
La repubblica Sudafricana è il paese dei diamanti e dell’oro, di cui dispone di ingentissime risorse e di cui è massimo produttore mondiale. Si estraggono inoltre argento, platino, pietre dure, uranio e titanio.
Importanti sono anche i giacimenti di carbone; meno significativi restano i giacimenti di petrolio, localizzati al largo delle coste del Capo.
Vasta è la gamma dei minerali metalliferi estratti, innanzitutto ferro, ma anche cromite, manganese, antimonio, vanadio, rame, piombo, zinco, stagno e tungsteno.
Tra i minerali non metalliferi si producono l’amianto, i fosfati naturali, la mica e lo zolfo.
Grandiose saline si trovano a Port Elizabeth e a Brantford.
Il settore in maggiore espansione è quello industriale, anche grazie alla presenza di un attivo settore pubblico, che ha dato impulso a una fiorente industria siderurgica, chimica e petrolchimica.
L’industria siderurgica beneficia della concomitante presenza di ferro e carbone. Numerosi sono i complessi metallurgici. Vasta è la gamma dei prodotti dell’industria meccanica, dalle automobili e dai veicoli in genere, agli aerei, alle navi, alle apparecchiature elettriche. Va assumendo proporzioni rilevanti l’industria chimica, che produce elevati quantitativi di benzina sintetica ricavata dal carbone, acido solforico, superfosfati, materie plastiche, caucciù sintetico. In espansione è anche il settore petrolchimico.
Il settore tessile è particolarmente dedito alla lavorazione del cotone.
Lavorano materie prime nazionali altre industrie, quali quella alimentare (conservifici di carne, frutta e verdura, zuccherifici, birrifici), calzaturiera, manifattura di tabacchi; esistono inoltre cementifici e cartiere.


STORIA
Popolato molto presto nella preistoria, il Sudafrica fu occupato da boscimani, da nama o ottentotti (XII sec.) e quindi dai bantu (XVI sec.). Nel XVI sec. i portoghesi scoprono il paese senza stabilirvisi. Nel 1652 gli olandesi fondano Città del Capo, scalo della Compagnia delle Indie orientali. Nel 1685 i coloni (boeri) sono raggiunti dagli ugonotti francesi dopo la revoca dell’editto di Nantes. Si diffonde la schiavitù. Nel 1779-1780 la migrazione dei bantu verso sud provoca la guerra tra questi e i bianchi.
Nel 1814 con il trattato di Parigi, il paese passa sotto l’amministrazione inglese. Nel 1834 l’abolizione della schiavitù (1833) crea malcontento tra i boeri che migrano verso il nord. Nascono tre repubbliche: Natal, Transvaal e Orange, la cui autonomia è acquisita provvisoriamente dopo un primo conflitto (1877-1881). Nel 1884 la scoperta delle miniere d’oro determina un afflusso notevole di stranieri. Nel 1890 C. Rhodes, governatore di Città del Capo, sopprime le repubbliche boere, in particolare tagliando l’accesso del Transvaal al mare.
Nel 1899-1902 la guerra del Transvaal, difficile per gli inglesi, si conclude con la sconfitta dei boeri. Nel 1910 ottengono tuttavia soddisfazione con la creazione dell’Unione Sudafricana (stati di Città del Capo, Natal, Orange e Transvaal), integrate nel Commonwealth. Nel 1913 le prime leggi di segregazione (apartheid) vengono applicate ai neri, che rappresentano la maggior parte della popolazione. Nel 1948 il governo nazionalista di Malan attenua le leggi di apartheid (interdizione dei matrimoni misti ecc.). Nel 1949 egli annette l’ex Africa del sud-ovest Tedesca.
Nel 1961 dopo un referendum, l’Unione si trasforma in una repubblica indipendente e si ritira dal Commonwealth. Dopo il 1966, inizialmente come primi ministri e poi come presidenti, Vorster e Botha portano avanti la politica di apartheid a prezzo di un isolamento internazionale crescente del paese. Nel 1985-1986 i moti anti-apartheid fanno numerose vittime. L’instaurazione dello stato di emergenza e la violenza della repressione vengono condannati da vari paesi occidentali che adottano sanzioni economiche contro il Sudafrica.
Nel 1988 il Sudafrica conclude un accordo con l’Angola e Cuba che comporta un cessate il fuoco nell’Africa del sud-ovest. Nel 1989 Frederik De Klerk succede al dimissionario P. Botha, alla guida dello stato e del partito nazionale.
L’anno successivo avvia una politica di apertura verso la maggioranza nera (legalizzazione delle organizzazioni anti-apartheid, liberazione di N. Mandela, negoziazione diretta con l’ANC, abolizione della segregazione razziale nei luoghi pubblici). Viene inoltre tolto lo stato di emergenza. La Namibia ottiene l’indipendenza. Nel 1991 vengono abolite le ultime tre leggi dell’apartheid.
Due anni più tardi al termine di negoziati difficili, avviati dal 1990, viene adottata una costituzione temporanea (novembre), sotto l’impulso congiunto di F. De Klerk e di N. Mandela e malgrado l’opposizione degli estremisti neri e bianchi. Le ultime sanzioni economiche imposte dalla comunità internazionale vengono tolte. Nel 1994 le prime elezioni multirazziali (aprile) alle quali partecipa massicciamente la popolazione sudafricana, sono vinte ampiamente dall’ANC N. Mandela è eletto alla guida dello stato. Viene formato un governo di unità nazionale. Il Sudafrica ritrova il suo posto nell’ambito internazionale.


SCHEDA
Abitanti      41.200.400
Superficie  1.221.037 km2
Densità      33,7 ab./km2
Capitale     Città del Capo (legisl.) / Pretoria (amm.)/Bloemfontein (giudiz.)
Governo     Repubblica parlamentare
Moneta       Rand
Lingua        Inglese, afrikaans e dialetti bantu
Religione   In maggioranza protestante, cattolica, minoranze cristiane, animista


Info: https://www.southafrica.net/it/it/ (Italiano)