IMPERIA: Natura in libertà: escursionismo a piedi e in bicicletta nelle valli dell’Olivo

IMPERIA: Natura in libertà: escursionismo a piedi e in bicicletta nelle valli dell’Olivo

A differenza di altre aree della provincia nelle valli dell’Olivo gli itinerari di trekking e mountain bike possono essere raggiunti con estrema facilità dai centri di fondovalle
o dalle frazioni, particolarmente ricchi di mulattiere e sentieri; cio è dovuto principalmente alle elevazioni più modeste raggiunte dai crinali locali, ma non per questo con panorami e ambienti meno suggestivi.
1° Itinerario: “Sulle tracce della Via Marenca”
L’itinerario, partendo da Imperia, segue il crinale a cavallo della valle Impero e delle valli di Caramagna e del Prino, ripercorrendo un tratto dell’antica Via Marenca. Il percorso non è segnalato, ma è di semplice percorrenza in quanto su questa dorsale abbondano carrarecce e sentieri. Dal centro di Imperia-Oneglia si attraversa il ponte sull’Impero seguendo via Argine Destro per circa mezzo chilometro. Dopo aver imboccato sulla sinistra via Bardellin, percorsi pochi metri si prende sulla sinistra una scalinata che, attraversando fasce di olivi, si immette in una carreggiabile che si segue fino ad incontrare la rotabile per Borgo S. Agata, per poi percorrere la strada fino ad oltrepassare l’autostrada; dopo poche centinaia di metri, sulla sinistra, si diparte una scalinata che costeggia la recinzione di una villa. Avanzando tra olivi e boscaglia mista si calca la mulattiera lasciando sulla sinistra i ripetitori di Colle dei Bardellini (m. xxx); proseguendo si raggiungere il crinale, a quota 237 metri, con splendida vista sul mare e sui monti ad occidente. Trascurando sulla sinistra una diramazione per Artallo, si sale lungo via Cason della Guardia sino a raggiungere un bivio al quale si svolta a destra, continuando per il crinale. Giunti in vista di Borgo S. Agata (m. xxx) si raggiunge un crocevia e si prosegue dritti per il sentiero centrale, seguendo il crinale.
Lungo la linea spartiacque si continua a salire di quota, tra pini e macchia mediterranea, con lo sguardo che può spaziare dal mare a tutti i monti che fanno arco intorno ad Imperia. Procedendo lungo la linea di cresta si oltrepassano il monte Croce (m. 539), la Colla Bassa (m. 454) e il monte Pian Cavalli (m. 579), fino a raggiungere la vetta del monte Acquarone (m.732), splendido punto panoramico sulla cui vetta sorge una piccola chiesetta campestre; proseguendo ancora sulla dorsale ed oltrepassando le erbose sommità dei monti Pissibinelli (m.737) e dei Prati (m.784), si giunge infine al passo delle Ville (m.703), antica via di collegamento tra la valle del Maro e la val Prino e punto di arrivo dell’itinerario. Questo tracciato, che costituisce solo un breve tratto della Via Marenca, è percorribile in 4.30 – 5.30 ore circa.
2° Itinerario: “Sulle mulattiere della Valle del Maro”
Punto di partenza dell’itinerario è Borgomaro (m. xxx), dal tessuto urbano che ricalca un preciso reticolato ortogonale, con le case allineate a più ordini sino in riva al corso d’acqua. Attraversando il paese in direzione di Conio, in corrispondenza del ponte sull’Impero, ha inizio l’antica mulattiera che collega Borgomaro ad Aurigo (m. 450). Il percorso costeggia il torrente con un dislivello molto leggero sino ad un vecchio frantoio (Gombi Carcheri), oggetto di recenti lavori di restauro, accessibile grazie ad un ponte medievale che scavalca il letto del fiume Impero. Percorrendo la strada nella direzione opposta a quella del frantoio s’incontra una nuova rotabile che conduce a Conio in ripida salita.
Presso Ville S. Sebastiano e Ville S. Pietro, due suggestivi centri immersi nella natura, è nata e cresciuta una pianta di rovere, ritenuta da alcuni la più grande d’Europa soprannominata “ruve du megu”.
Conio chiude in alto la valle del Maro, con il castello eretto dai conti di Ventimiglia.
La fortificazione, arroccata nella zona più elevata del borgo, ha subito gravi danni durante la seconda guerra mondiale, ma negli anni recenti è stata oggetto di un radicale intervento di restauro.
In discesa è possibile percorrere la strada provinciale attraversando Ville San Pietro (m. xxx) e Ville San Sebastiano (m. xxx). L’itinerario è percorribile in5 – 5.30 ore.
3° Itinerario: “Anello di Prelà”
Si tratta di un percorso vario fatto di sentieri lungo torrenti, vecchie mulattiere sotto gli uliveti, tratti di strade di collegamento tra i borghi che formano il comune di Prelà. Si parte da Molini di Prelà (m. xxx), di fronte alla chiesa di San Giovanni Battista, detta “del Groppo”, da cui si raggiunge con una ripida salita tra le case il borgo di Praelo e quindi Case Carli. Di qui scende una mulattiera che approda al torrente verso Gombi Fornacche. Giunti nei pressi del torrente il sentiero risale verso Prelà Castello (m. xxx), interessante abitato con valori architettonici genuini che conserva i resti del castello, attualmente di proprietà privata.
Da dietro il mastio ha inizio il sentiero che conduce, in lieve pendenza, sino a Pantasina (leggermente impegnativo solo l’ultimo tratto). Qui ha inizio la mulattiera che accompagna l’escursionista prima dolcemente e poi con una ripida discesa a Praelo e quindi a Molini di Prelà. In alternativa da Pantasina (m. xxx) si può imboccare la provinciale che ci riporta direttamente a Molini di Prelà. Percorribile in circa 5 ore.