Taormina

TAORMINA (MESSINA) – Comune (11.086 ab., CAP 98039, TEL. 0942) della provincia di Messina. Situata a 204 m, si affaccia sul mar Ionio ed è rinomata località balneare e di villeggiatura, la cui fama internazionale è legata anche alle varie manifestazioni culturali che accoglie. Sono presenti industrie dell’abbigliamento, meccaniche e del legno. Fu fondata dai siculi e divenne prima importante centro della Magna Grecia e poi colonia romana. Subì successivamente la dominazione normanna (XI sec.) e vide un periodo di grande fioritura economica con svevi, Angioini e Aragonesi. Conserva pregevoli testimonianze della sua storia, come il teatro greco del III sec. a. C. ricostruito nel II sec. d. C. dai romani, l’Odeon, le Terme, Naumachia, il duomo (XIV-XV sec.), la chiesa di Santo Stefano, il palazzo Corvaia di stile arabo normanno.


ITINERARIO 1
La via “Valeria”, da Porta Messina a Porta Catania (Km 0,800) (Corso Umberto I)
Itinerario storico monumentale.
È il tratto più significativo dell’antica via “Valeria”, strada consolare che congiunge Messina a Catania; essa dalla costa (Spisone) s’inerpicava lungo il costone presso IL torrente 5. Antonio fino a raggiungere il tempio di Giove Serapide e la Porta Nord della città (Porta Messina), percorreva l’abitato in tutta la sua lunghezza (ora Corso Umberto I) e si calava lungo la vallata del torrente Sirina (l’antico Onobalas).
La via “Valeria” ha rappresentato, fino al secolo scorso, (quando venne realizzata la SS. n’ 114) l’unica strada di collegamento del versante jonico, intorno alla quale si è formato l’attuale nucleo storico della città con i suoi monumenti civili e religiosi che in elenco si riportano:
PIAZZA VITTORIO EMANULE
Antica area dell’Agora e successivamente del foro romano.
PALAZZO CORVAJA
Nel 1410 sede del parlamento siciliano. Restaurato nel 1945 dall’Arch. Armando Dillon che permise di riconoscere almeno tre fabbriche di epoca diversa tra le quali quella di un Torrione arabo che sorgeva sui resti del foro romano.
CHIESA 5. CATERINA E ODEON ROMANO
Eretta nel XYII secolo, sulla scena dell’Odeon romàno, i cui resti, risalenti all’età augustea, sono visibili dietro la chiesa.
TERME ROMANE
Resti di un grande edificio termale di età romana imperiale in elegante struttura laterizia.
FACCIATA DELLA CHIESA MADONNA DEL PILIERE
Eretta nel XV secolo, caratterizzata da un rosone ed un portale architravato con il sovrastante arco arricchito da minute decorazioni lobate.
NAUMACHIE
Dal corso Umberto, a sinistra, imboccando la via Naumachia si giunge alla cosiddetta “Naumachia” che costituisce una delle più importanti opere romane della Sicilia. Si tratta di un monumentale muro di sostegno lungo 122 mt. in mattoni, con-formato a grandi nicchie la cui fronte protegge una grandiosa cisterna ora non più accessibile ed avente funzione di sostegno del terrazzamento soprastante dove passava la strada consolare.
PIAZZA IX APRILE
È la piazza Grande di Taormina aperta verso il mare su cui prospettano:
CHIESA DI 5. AGOSTINO
(ora sede della Biblioteca Comunale) costruita nel 1448 con annesso il convento costruito nel 1530.
CHIESA DI 5. GIUSEPPE
Costruita nel XVII secolo unitamente al suo campanile a bulbo ha un carattere prettamente scenografico. Alla chiesa in posizione sopraelevata rispetto al corso Umberto si accede mediante una doppia scalinata.
LA PORTA DI MEZZO (Torre dell’Orologio)
Si apre nel terzo muro di fortificazione Sotto la torre che fu costruita tra I’XI e il XII secolo: da qui ha inizio il borgo medievale.
CHIESA DEL VARÒ
Sorge nel borgo medievale ad una navata con torre campanaria, fu iniziata nel XV secolo. Vi è annessa una cripta medievale.
PALAZZO CIAMPOLI
Tipico palazzo signorile del sec. XV con cortile antistante di cui resta un muro perimetrale ed un arco d’ingresso di preziosa fattura.
PALAZZO DEI GIURATI (Municipio)
Della ricostruzione originale risalente al 1700 rimane il prospetto principale sul corso Umberto, in prossimità della Chiesa Madre.
CHIESA MADRE (5. Nicola)
La costruzione fu eretta sotto il regno di Federico III D’Aragona, nello stesso periodo in cui fu restaurato il Duomo di Messina, difatti lo schema planimetrico delle due fabbriche è simile: un semplice rettangolo con il solo aggetto dell’abside. Dal punto di vista volumetrico, attraverso la differenziazione delle altezze, spiccano nettamente le singole parti: navata centrale e laterali, transetto, abside. Nel 1945 integralmente restaurata ad opera di Dillon, che ha riportato alla luce la struttura originaria.
CHIESA E CONVENTO DI 5. DOMENICO
Il complesso fu iniziato nel 1374 sui resti del Castello dei Rosso di Cerami. La Chiesa (distrutta dai bombardamenti del 1943) era di impianto cinquecentesco, così come il chiostro principale, mentre gli altri chiostri e la torre campanaria furono aggiunti nel XVIII sec.
FONTANA (in Piazza Duomo)
Eretta nel 1635 sottolinea lo spazio della Piazza attraverso il dinamismo dei tre ordini concentrici di gradini.
BADIA VECCHIA
Torrione-Palazzo costruito nel XIV sec. adattando una torre di difesa della cinta muraria. Si ipotizza che l’appellativo “Badia” sia dovuto al fatto che attorno alla metà del 1400 la principessa aragonese Costanza (Badessa dell’edificio) vi abbia dimorato.
PALAZZO DUCHI DI 5. STEFANO
Torrione-Palazzo del XIV sec. costruito accanto alla Porta del Tocco (Porta Catania) sfruttando il muro di fortificazione, è a tre elevazioni fuori terra. Di particolare interesse architettonico è lo spazio del piano terra coperto da quattro volte a crociera impostate sui muri perimetrali e su quattro arcate ogivali che scaricano sugli stessi muri e su una colonna posta al centro dell’ambiente.
EX CHIESA DI 5. ANTONIO
Costruzione ad una navata con un piccolo campanile risalente al sec. XIV Sede di un presepe permanente dove si possono ammirare in miniatura molti monumenti di Taormina.


ITINERARIO 2
Da Piazza V Emanuele lI al Teatro Greco-Romano (Km 1,900)
Itineraio archeologico-paesistico.
Dalla Piazza V Emanuele si intraprende la via Teatro Greco, a destra si imbocca la scalinata alberata di via Timoleone e quindi si percorre la via Jallia Bassia, la via del Ginnasio e la via Bagnoli Croce, su questa ultima, sulla destra, vi è la Villa Comunale che fu il Giardino privato di Miss Florence T. Trevelyan realizzato alfa fine del secolo XIX sul modello del giardino inglese.
Nel parco oltre la presenza di essenze arboree e biologicamente rilevanti si possono ammirare le victorian follies, costruzioni fantastiche, non abitabili.
Lasciando la vià Bagnoli Croci si intraprende la via L. Pirandello sulla quale si possono ammirare resti di tombe bizantine.
Dal belvedere e per tutto il tratto della via Pirandello sino all’imbocco della via Dietro La Noce si gode un panorama unico.
Si intraprende quindi via Dietro La Noce, scalinata che collega la via Pirandello con la via Teatro Greco, dalla quale si può cogliere una veduta particolare sul Santuario Madonna della Rocca e sul Castello Saraceno.
Dalla via Teatro Greco si accede al Teatro detto Greco-Romano, il monumento che ha crèato il “mito” di Taormina, concepito in una posizione naturalmente dominante il paesaggio circostante.
È per vastità il secondo dei teatri classici in Sicilia. Costruito in epoca greca (111 sec. a.C.) fu ampliato e quasi interamente rifatto dai romani nel II sec. d.C.
Dalla cavea, ricavata nella concavità del Monte Tauro, è possibile ammirare un panorama tanto meraviglioso quanto famoso.