CIOCIARIA – Dalle Città d’arte alle Montagne

Via dei Vini

Periodo consigliato: ottobre
C’è una zona della Ciociaria rinomata per i suoi vigneti, tanto da essere l’unica della provincia di Frosinone a potersi fregiare, fin dal 1973, dell’etichetta Doc per i suoi vini. Si tratta dell’area compresa tra i comuni di Anagni, Acuto, Serrone, Paliano e Piglio: è possibile visitarla con questo percorso di circa 30 chilometri. La produzione, tutta rigorosamente di vino rosso, è basata sulle due varietà del vitigno caratteristico, il Cesanese: il Cesanese tipico, dall’acino grosso, e quello di Affile, dall’acino più piccolo.
Il viaggio attraverso i 390 ettari di vigneti doc parte da Anagni, antica capitale fondata dagli Ernici, che nel ‘200 diede i natali a ben quattro pontefici e rivestì un grandissimo ruolo storico. E’ ricchissima di monumenti e musei.
Undici chilometri percorsi attraverso boschi e uliveti conducono ad Acuto, antico feudo del vescovo di Anagni ricco ancora oggi di numerose testimonianze storico-artistiche, a partire dallo splendido castello medievale dalle torri cilindriche.
Si prosegue poi in direzione di Piglio, feudo principesco degli Orsini durante il Medioevo. Da non mancare, nel mese di ottobre, l’incantata atmosfera della Sagra dell’Uva.
Ancora pochi chilometri di percorso attraverso la campagna ciociara e si giunge a Serrone, ricca di reperti di epoca romana e medievale. Da ricordare i resti delle imponenti mura e quelli della rocca che fu dei Colonna. Da Serrone è facilmente raggiungibile il monte Scalambra. Dai suoi 1400 metri di altitudine si gode di una splendida vista della valle del Sacco, dei monti Lepini e degli Ausoni.
Ultima tappa di questo itinerario del vino cesanese è Paliano, poco distante da Serrone e caposaldo storico della nobile famiglia dei Colonna, a tutt’oggi proprietaria dello splendido palazzo seicentesco.
GASTRONOMIA
Il Cesanese del Piglio Doc si compone di un 90% di Cesanese comune e di un 10% di uva Sangiovese, Barbera e Montepulciano. Colore rosso rubino, sapore amabile, secco o amarognolo.
SPORT
Sul monte Scalambra si pratica il volo in deltaplano e parapendio, possibile da marzo sino ad ottobre rivolgendosi in paese al club “Serrone vola”.
STORIA
Nei dintorni di Piglio sorgono il convento di San Lorenzo e le grotte degli eremiti, dimore naturali scelte nel XII secolo da molti seguaci di San Francesco
NATURA
Nei pressi di Paliano è consigliata la visita al “Parco Naturale La Selva”, che ospita numerose specie acquatiche ed è ben attrezzato per le visite.

Intorno al Lago CANTERNO

Periodo consigliato: aprile-maggio
Le rocche e i castelli di questo territorio ci raccontano le vicende storiche legate al pontificato di Bonifacio VIII (dal 1294 al 1303), nato nella vicina Anagni dalla potente famiglia dei Caetani e grande protagonista, nel bene e nel male, del suo tempo.
Questi luoghi memorabili si trovano tutt’intorno al placido lago di Canterno. Ma al tempo di Bonifacio VIII il lago non c’era. Fino al 1821 al suo posto c’erano due “inghiottitoi” carsici, fenditure tipiche dei terreni calcarei. La loro ostruzione dette origine al lago, che oggi offre piacevoli passeggiate in mezzo al bellissimo paesaggio dei monti circostanti.
Tornando alla storia degli uomini, iniziamo la gita da Fumone, dove si consumò il primo atto dell’ascesa politica di Bonifacio VIII, al momento dell’abdicazione di Celesti no V. Bonifacio fece imprigionare a vita il suo predecessore nell’antichissima rocca del paese, ristrutturata nel 1500. Notevole anche il castello dei marchesi Serventi Longhi con il suo stupendo giardino pensile.
Il nostro itinerario passa poi per Fiuggi, famosissima per le sue Terme. Sfruttate industrialmente dall’inizio del ‘900, le sue acque curavano però già nel Medioevo: lo stesso Bonifacio VIII ne fu guarito dalla calcolosi.
Spostiamoci ora a Torre Cajetani, dove l’influenza di papa Bonifacio VIII è rintracciabile persino nel nome del paese. Arroccato a circa 800 metri, Torre Cajetani conserva i resti del castello che fu del papa di Anagni. Poco più in basso si trova Trivigliano, da cui si gode una splendida vista sul vicino lago di Canterno, e del cui vecchio castello rimangono le rovine di torri e mura.
Continuando verso sud-est, alle pendici dei monti Emici, si arriva a Vico nel Lazio, che conserva l’antica cinta di mura, le tre porte e le torri. Nella chiesa di San Michele è custodito un mosaico bizantino del X secolo. Una strana combinazione vuole che San Marco, patrono di Vico, venga festeggiato il 23 aprile, giorno di San Giorgio, con l’accensione dei “fauni” (alti falò).
NATURA
Sulle sponde calcaree del lago di Canterno è facile riconoscere un gran numero di fossili di antiche ere geologiche.
STORIA
Controversa è la figura di Celesti no V (Pietro da Morrone), santo ed eremita, eletto papa nel 1294, autore del “gran rifiuto” dopo pochi giorni di pontificato
STORIA
La morte di Celestino V viene commemorata a Fumone il19 maggio. La seconda domenica di agosto, Festa di San Celestino V papa
FOLKLORE
A Fiuggi nel mese di ottobre si tiene una rinomata Sagra delle Castagne raccolte nei boschi circostanti.