Ungheria: Dal Danubio al Tibisco

La parte più settentrionale dell’Ungheria è caratterizzata dalla presenza dei monti più alti del Paese che raggiungono i 900 metri.
Molti i tesori che si possono scoprire in questa zona: basti pensare che la Spelonca Baradla, ricca di stalattiti e stalagmiti, il villaggio di Hollóko, i fossili di Ipolytarnóc e la riserva di biosfera dell’altopiano di Bükk sono considerati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Il villaggio di Hollóko, nascosto tra i monti di Cserhát, considerato il più bello dell’Ungheria, ha conservato intatta la sua originaria struttura medioevale. Qui il turista viene ospitato nelle antiche case contadine trasformate in appartamenti per le vacanze mentre nel locale museo vengono presentate le usanze e le tradizioni del passato.
Un altro centro che merita attenzione è Parád, una delle più antiche stazioni climatiche del Paese; da visitare il Museo dei carri. Da segnalare anche il castello di Mihály Károlyi, a Parádsasvár, che è stato trasformato in albergo a 5 stelle; a Miskolctapolca, invece, il bagno-grotta termale, un fenomeno unico in Europa, con effetti di luce del fiume sotterraneo.
Il centro più importante della regione è certamente Eger, tra le più belle città barocche d’Ungheria con 1000 anni di storia. Eger è anche la città dei bagni termali e degli studenti e, soprattutto, il centro di una delle storiche zone vinicole ungheresi, con secolari cantine e eccellenti vini rossi e bianchi.
Lungo è l’elenco dei Palazzi e delle costruzioni che meritano attenzione. Ci limitiamo ad elencarne alcuni: la Basilica, la seconda Chiesa d’Ungheria per grandezza, che vanta l’organo più grande del Paese; la fortezza medioevale, risalente alla guerra contro i turchi; il Minareto, il Palazzo Arcivescovile, la Prefettura, il Museo di Castello Dobó István, la Chiesa Minorita, il Bagno Turco. Se Eger è il centro di una famosa zona vinicola, Tokaj è il capoluogo della regione di Tokaj-Hegyalja dove si produce il famoso passito, “il re dei vini, il vino dei re”. La storia del famoso vino, ritenuto medicina nel Medioevo, è illustrato nel Museo Tokaj, mentre per gustarlo si possono visitare le cantine. Una visita merita anche il centro di Lillafüred, una delle più belle stazioni climatiche del Paese, raggiungibile da Miskolc con un trenino d’epoca. Si può soggiornare nel romantico Hotel Palota, sulla riva del Lago di Hámori.
Da vedere la Spelonca Szent István, dove, lungo un percorso di 170 metri, si può conoscere il mondo delle stalattiti e stalagmiti, e la Spelonca Anna, unica al mondo, nelle cui formazioni di tufo calcareo sono racchiuse piante di 40.000 anni. Una delle cittadine più conosciute del Paese è Sárospatak, considerata la “Cambridge ungherese” per il livello delle sue scuole. Merita una visita il Castello Rákóczi, con il Museo che ricorda la storia del principe e della guerra di indipendenza dallo stesso combattuta contro gli Asburgo. L’ex Chiesa del Castello costituisce uno dei più pregiati monumenti gotici dell’Ungheria. Da non perdere, prima di lasciare questa regione, una visita alla Grotta Baradla ad Aggtelek, una delle maggiori d’Europa, considerata Patrimonio dell’Umanità.
La grotta custodisce una delle più stupefacenti formazioni di stalattiti e stalagmiti del mondo, esaltate dalla presenza di un ruscello sotterraneo. Per la gioia dei turisti, d’estate, un trenino panoramico, in partenza da Szilvásvárad, permette di percorrere tutto il Parco nazionale di Bükk e di visitare i luoghi di maggiore richiamo ed interesse: la valle fiabesca del ruscello Szalajka, lunga 5 km, dove l’acqua della cascata, cadendo dall’altezza di 17 metri, crea particolari forme con gli spruzzi d’acqua; il museo montano all’aperto, dove è riprodotta la vita dei carbonai di un tempo; la grotta di Istallósko; dove sono custoditi reperti archeologici di animali preistorici. Nel vicino villaggio di Csipkéskút si possono ammirare i cavalli lipizzani al pascolo.