Lucerna (Svizzera): Info generali

Informazioni generali su Lucerna
Profilo della città
Grazie alla sua incantevole posizione, Lucerna è divenuta famosa in tutto il mondo. Adagiata in un paesaggio collinare, la città si estende allo sbocco del Lake Lucerne, affacciata su quel lago divino che ha ispirato poeti e compositori. Dinanzi ad essa si schiude un maestoso panorama, che spazia dal Rigi al Pilatus e che, a seconda del tempo, dell’ora e della stagione, offre i più diversi spettacoli e colori. Con i suoi 60’000 abitanti, Lucerna è l’ottava città della Svizzera e, includendo nel conteggio l’intera agglomerazione, sviluppatasi fianco a fianco con la città, la cifra suddetta triplica. Per la dimensione, la posizione centrale e il potenziale economico, Lucerna può ben definirsi la capitale della Svizzera centrale. A livello politico, naturalmente, la città dei lumi non possiede una posizione di supremazia, poiché ognuna delle quattro città affacciate sul lago esercita una politica autonoma.
Lucerna, città dei lumi
Spesso si sente parlare di Lucerna come «città dei lumi». Questa denominazione non ha niente a che vedere con eventuali doti dei suoi abitanti, ma si basa sulla storia di un miracolo. Secondo un’antica leggenda, infatti, sarebbe stato un angelo a mostrare ai primi abitanti di Lucerna, indicandolo con una brillante luce, il posto su sui erigere una cappella a San Nicolao, patrono dei pescatori e dei barcaioli.
Una città piena di storia
Se nel Medioevo Lucerna era ancora un villaggio di pescatori che veniva deriso come «piccolo e legnoso nido di cicogna», nel corso dei secoli si sviluppò fino a diventare una fiorente città di commerci. La sua posizione, sull’asse di transito del Gottardo, la portò ad essere fertile terreno di relazioni culturali ed economiche.
Da sempre, la Chiesa e l’esercito hanno determinato la vita dei cittadini di Lucerna. Grazie a lucrativi rapporti di mercenariato, i patrizi seppero riempire le casse della città e quelle proprie.
Eloquente testimonianza del fedele assolvimento del dovere al soldo di potenze straniere è l’enorme monumento del leone, immortalato nella roccia, a ricordo dell’eroica ma inutile difesa del Re di Francia Luigi XVI ad opera dei confederati. Fedeli seguaci del Papa, i lucernesi hanno costantemente difeso la fede cattolica romana, ponendosi ai comandi delle località cattoliche e concedendo ospitalità al nunzio papale. I gesuiti presenti a Lucerna dal 1574, anno della loro chiamata, hanno contribuito a plasmare la vita politico-religosa e culturale della città fino all’anno della loro cacciata, dopo la sconfitta della guerra del Sonderbund nel 1847. A loro si deve per esempio la Chiesa dei gesuiti, il primo edificio sacro in stile barocco della Svizzera.
Il paesaggio politico presenta colori contrastanti e, per così dire, sconcertanti. In città regna una maggioranza nera, mentre il Cantone registra una maggioranza rossa. A Lucerna i rossi non sono socialisti bensì conservatori. Oggi si chiamerebbero partito popolare; e i neri non sono conservatori ma liberali. Questa simbologia dei colori così fuori del comune si deve alla votazione sulla costituzione dell’anno 1841, in cui i fautori della costituzione, perlopiù di provenienza conservatrice, dovevano imbucare la loro scheda in una scatola rossa, mentre i loro avversari, tra i quali figuravano i liberali, infilavano il loro foglio in una scatola nera.
Città di ponti e di torri
Uno degli aspetti più peculiari nell’immagine della città di Lucerna sono senz’altro i due ponti di legno coperti realizzati nel Medioevo, che collegano le due rive della città. All’imbocco del lago, il Ponte della Cappella (Kapellbrücke), attraversa la Reuss con una caratteristica curvatura. Fu costruito poco tempo dopo la Torre d’acqua (Wasserturm), eretta attorno al 1300, e ad essa collegato tramite una passerella. Questa possente torre ottagonale, emblema della città, fu in passato utilizzata in svariati modi: come archivio, come deposito di preziosi bottini di guerra, come tesoro dello stato, ma anche come prigione e luogo di tortura. Nel 1408, al di sotto dei mulini cittadini, fu costruito il Ponte della Pula (Spreuerbrücke) per collegare le zone più estreme della città. Il suo nome si deve al fatto che solo da questo ponte era possibile gettare la pula e il fogliame nella Reuss. Entrambi i ponti erano stati eretti come parti integranti delle fortificazioni cittadine e solo in ultima istanza anche come passaggi per i pedoni. Veri e propri passaggi difensivi, essi chiudevano le lacune della cinta muraria cittadina come baluardi sull’acqua. Nel XVII sec, entrambi i ponti furono decorati con tavole triangolari dipinte, fissate alle capriate del tetto: il Ponte della Cappella con scene tratte dalla storia della città e da quella svizzera e con le leggende dei due patroni, St. Leodegar e San Maurizio; il Ponte della Pula presenta invece il noto ciclo della Danza dei Morti (Totentanz). Fino al XIX sec., Lucerna possedeva anche un terzo ponte coperto, che collegava la zona delle fattorie sottoposte a servitù con la città. Questo, che era la passerella pedonale più antica e più lunga tra le tre, dovette tuttavia essere progressivamente smantellato per far posto allo Schweizerhofquai.
Un ulteriore emblema della città dei lumi sono le Mura del Musegg, che si sono conservate intatte nella loro forma originaria, insieme alle torri e che sono parte delle fortificazioni cittadine medievali completate nel 1408. La passeggiata lungo le mura costituisce oggi una sicura attrazione. Dalle torri visitabili – la Torre Schirmer (Schirmerturm), la Torre dell’Orologio (Zytturm) e la Torre dell’Omino (Männliturm) – si gode di una vista unica sulla città e i suoi dintorni. La Torre dell’orologio, la Zytturm, ben visibile anche da lontano, ospita l’orologio più antico della città. Il profondo rispetto dei lucernesi di fronte alle opere della tradizione si manifesta nel fatto che questo orologio ha il privilegio di battere le ore un minuto prima degli altri. Altrettanto tipico di Lucerna ed originale è il modo con cui le varie torri della cinta del Musegg, la Torre del Municipio (Rathausturm) e Torre d’acqua (Wasserturm) vengono curate e utilizzate. La maggior parte di esse viene affittata per una modica cifra, da società come la Safran- und Weyzunft (corporazioni carnascialesche). Queste società, come controprestazione, rimettono a posto le torri con i loro mezzi e prestando lavoro volontario ed effettuano annualmente una giornata di porte aperte per consentire a tutti di ammirarle.
Città dell’arte e della cultura
Il pomeriggio del 25 Agosto del 1938, Arturo Toscanini diresse nel parco di Tribschen davanti a circa 1’200 spettatori «L’Idillio di Sigfrido» di Richard Wagner. La musica e il luogo dell’esecuzione erano stati scelti appositamente. Infatti fu proprio nella residenza di Tribschen che Wagner trascorse il periodo più fecondo e felice della sua vita. Fu qui che compose per Cosima “L’idillio di Sigfrido” in forma di serenata, per celebrare la nascita di suo figlio. Il concerto di Toscanini rappresentò il brillante avvio del Lucerne Festival (in precedenza «Internationalen Musikfestwochen di Lucerna»), che da allora attira ogni anno appassionati di musica da tutto il mondo. Lucerna è conosciuta pure per il suo teatro a tre ordini di palchi, che, con i suoi mezzi relativamente limitati, produce spettacoli di grande qualità nel teatro di prosa, nell’opera e nel balletto. Il Teatro di Lucerna è a ragione un trampolino di lancio per molti artisti di valore.
Anche nel settore delle arti Lucerna può vantare una fama invidiabile. Il suo Museo d’arte (Kunstmuseum), ospitato nel «Kultur- und Kongresszentrum», accoglie opere in linea con le più attuali tendenze della pittura e della scultura. Inoltre questo museo si è dato come compito quello di raccogliere esempi di arte svizzera contemporanea. Chi si interessa all’arte del XIX sec. non dovrà mancare di fare una visita al Panorama Bourbaki. In un enorme dipinto circolare di Edouard Castres, vi si raffigura l’esercito di Bourbaki nell’atto di varcare la frontiera a Les Verrières durante la guerra franco-prussiana. Un appuntamento imperdibile con l’arte contemporanea è senz’altro una visita all’antico edificio Am-Rhyn-Hauses presso il municipio, che presenta una raccolta di alta qualità dell’ultimo Picasso. Si tratta di una generosa donazione di Siegfried Rosengart, amico di Picasso e commerciante d’arte, alla città di Lucerna. Inoltre dal marzo 2002 nel Museo della Collezione Rosengart è possibile visitare una raccolta di oltre 200 dipinti e disegni di una ventina di maestri internazionali del XIX e XX secc. Accanto all’arte «alta» più famosa, a Lucerna sono fiorenti anche un arte e un artigianato multiformi; il piccolo teatro a cui ha dato vita il famoso «Emil» (di cognome Steinberger) riscuote un notevole successo. Ma il culmine delle manifestazioni culturali è rappresentato dall’annuale festa di Carnevale. I lucernesi ce l’hanno nel sangue: il Giovedì grasso i festeggiamenti esplodono come un uragano, imprigionando la città per un’intera settimana e per poi esaurirsi nelle prime ore del Mercoledì delle ceneri. Importante e tipica componente dello storico e tradizionale Carnevale lucernese è la «Guugenmusig», le cui formazioni si ritrovano dapprima per un bellissimo e sterminato concerto, e poi per sfilare in corteo lungo le vie della città.
Informazioni dettagliate su Lucerna (comunicati stampa, studi sul turismo lucernese, dati statistici ecc.) vengono aggiornate e pubblicate sul sito Internet Luzern Tourismus (www.luzern.com).


Per ulteriori informazioni: Lucerna Turismo AG, Bahnhofstrasse 3, CP CH- 6002 Lucerna, Svizzera,
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