Birmania

Stato dell’Asia sudorientale, confina a ovest con il Bangladesh e l’India, a nord-est con la Cina, a est con il Laos e la Thailandia e si affaccia per un lungo tratto costiero sul golfo del Bengala e sul mare delle Andamane. Il territorio è costituito sostanzialmente da quattro zone: quella himalayana a nord e a ovest dove si trova l’elevazione massima nel massiccio dell’Hkakabo Razi (5.881 m); l’altopiano di Shan nella parte centroorientale si estende fra i 1.000 e i 2.000 m ed è nella sua parte più orientale orlato da una fascia montuosa (monti Patkai, monti Letha e monti Arakan); la pianura dell’Irrawaddy nella zona centrale del paese e il Tenasserim a sud, la stretta regione birmana della penisola di Malacca.
Il territorio è attraversato da nord a sud dall’Irrawaddy (2.250 km) che si getta nel mare delle Andamane con un ampio delta (38.000 km2). Parallelamente al grande fiume scorre il Sittang il cui delta è unito a quello dell’Irrawaddy. Il fiume più lungo è il Salween che sfocia nel Tenasserim.
La costa è piuttosto lineare, se si eccettua la penisola del Tenasserim, dove è molto frastagliata e fronteggiata da isole (arcipelago di Mergui).
Il clima è tipicamente monsonico (temperature e precipitazioni elevate), ma al nord è influenzato anche dall’altitudine. Circa metà del territorio è coperta da fitte foreste tuttora vergini.
La capitale è Rangoon (2.750.000 ab.), notevole porto sul delta dell’Irrawaddy e luogo sacro; più all’interno lungo il fiume si trova Mandalay l’antica capitale, fondata nel 1857 dal re Mindon Min. Altri centri sono Moulmein sulla costa del Tenasserim, Bassein porto sul delta dell’Irrawaddy e Pegu.
L’agricoltura è praticata nelle fertili pianure centrali e su metà circa del territorio si produce riso. Altre coltivazioni (nelle zone più asciutte) sono rappresentate da cotone, arachidi, caucciù e canna da zucchero. La maggiore ricchezza deve essere considerata comunque la produzione illegale di oppio, coltivato soprattutto nel Triangolo d’oro ai confini con Thailandia e Laos.
L’allevamento è discretamente sviluppato (bovini e bufali); notevole risorsa è la pesca praticata anche nelle acque interne, mentre le foreste che coprono vaste estensioni di territorio costituiscono un’inesauribile riserva di legname.
Le industrie sono per la maggior parte legate alla trasformazione dei prodotti agricoli.
Tra le risorse del sottosuolo, rilevanti sono i giacimenti di petrolio e di gas naturale, che rendono il paese autonomo dal punto di vista energetico. Si estraggono inoltre piombo, zinco, stagno, tungsteno, argento e nichel.

STORIA
Nell’832 la civiltà molto antica dei pyu scompare sotto i colpi delle tribù thai. Nel IX sec. i mon instaurano nella bassa Birmania il regno Pegu e i birmani provenienti dal nord-est si insediano nella Birmania centrale. Nell’XI sec. essi vi costruiscono uno stato attorno a Pagan (fondata nell’849) che soccombe sotto i colpi dei cinesi e successivamente dei Chan (1287-1299).
Negli anni 1347-1752 i birmani ricreano un regno la cui capitale è Tungoo. Nel 1539-1541 essi conquistano il territorio mon e controllano dopo il 1555 la regione governata dal 1364 dalla dinastia chan di Ava. Nel 1752 i mon si impadroniscono di Ava e mettono fine al regno di Tungoo.
Negli anni 1752-1760, Alaungpaya ricostituisce l’impero birmano. Negli anni successivi questo s’impadronisce del Manipur e dell’Assam che gli inglesi riprendono di nuovo nel 1826. Negli anni 1852-1855 questi ultimi conquistano Pegu e annettono la Birmania all’impero delle Indie.
Invasa dai giapponesi nel 1942, riconquistata dagli Alleati nel 1944-1945, la Birmania raggiunge l’indipendenza nel 1948.
U Nu, primo ministro dell’unione birmana (1948-1958; 1960-1962), deve far fronte alla guerra civile scatenata dai comunisti e alla ribellione dei Karen (1949-1955). Nel 1962 il generale Ne Win prende il potere, insedia un partito unico e avvia il paese verso la costruzione del socialismo.
Ma le ribellioni etniche riprendono e le tensioni tra le minoranze indù, musulmane, cristiane e la maggioranza buddhista resistono.
Nel 1981 Ne Win viene sostituito dal generale San Yu alla guida dello stato ma conserva il potere effettivo. Nel 1988 Ne Win e San Yu presentano le dimissioni dalle relative funzioni; l’opposizione al regime militare si estende e reclama la democratizzazione del regime.
Due anni dopo l’opposizione vince le elezioni, ma i militari difendono il potere. Nel 1992 la giunta al potere viene condannata all’unanimità dall’ONU per la sua politica repressiva. Una certa apertura viene avviata nel 1995 con la liberazione di Aung San Suu Kyi leader dell’opposizione.

SCHEDA
Abitanti     46.530.000
Superficie  676.552 km2
Densità     68,8 ab./km2
Capitale    Rangoon (Yangon)
Governo    Regime militare
Moneta     Kyat
Lingua      Birmano e inglese
Religione   Buddhista, min. cristiane, musulmane, animiste