Honduras

Repubblica dell’America centrale; a nord e a est si affaccia per 650 km sul Mar delle Antille, a sud confina con il Nicaragua e l’oceano Pacifico (golfo di Fonseca), a ovest confina col El Salvador e il Guatemala.
Il territorio dell’Honduras è occupato da un vasto altopiano, esteso da una costa all’altra dell’istmo e percorso da catene montuose.
La zona centrale dell’altopiano è attraversata da brevi catene (Montanas de Comayagua, Cordigliera de Motecillos, Sierra Opalaca e la Sierra Montana), ove la cima più alta è costituita dal Cerro Las Minas (2.849 m), nella Sierra de Celaque; da tale nucleo di alte terre si dipartono verso nord alcune dorsali (Cerros de Cangreja, la Montana la Speranza, la Sierra de Agalta e le Montanas de Colón) che raggiungono la costa caraibica, ripida e rocciosa.
La costa atlantica si sviluppa per circa 500 km dal golfo dell’Honduras al Capo Gracias a Dios. Lungo questo tratto di mare si affacciano le vaste pianure honduregne: le principali sono la Piana di Sula, la Mosquitia, in buona parte paludosa, e la vasta area pianeggiante che si affaccia a sud-ovest sul golfo di Fonseca.
La rete idrografica dell’Honduras è piuttosto irregolare; i maggiori fiumi sfociano nel Mar delle Antille e vi scendono con vallate spesso tortuose, ma rappresentano tuttora utili mezzi di accesso all’interno del paese: l’Ulùa, il principale che solca la Piana di Sula, l’Aguàna e il Patuca. Due sono i principali fiumi del versante Pacifico: il Goascoràn, che segna per un buon tratto il confine con El Salvador, e il Choluteca, che nasce presso Tegucigalpa.
L’Honduras ha un clima tropicale mitigato dall’influsso del mare sulla costa e dall’altitudine sui rilievi. Le precipitazioni, molto abbondanti nella fascia caribica, si attenuano sulla fascia rivolta al Pacifico e nelle valli interne.
La capitale è Tegucigalpa, centro politico, storico e culturale e attivo mercato agricolo; secondo centro è San Pedro Sula, sede delle principali industrie del paese.
Seguono per importanza i porti caraibici di La Ceiba, Tela e Puerto Cortès.
Il paese è il più povero dell’America centrale: l’economia si basa sull’agricoltura, che impiega più della metà della popolazione.
I prodotti principali sono: le banane, di cui l’Honduras è uno dei principali produttori del mondo, e il caffè, quindi tabacco, cotone, canna da zucchero, noci di cocco, olio di palma, agrumi e ananas. Un certo rilievo ha lo sfruttamento forestale, che produce legnami pregiati.
Nelle miniere si estraggono, in modeste quantità, piombo, zinco, oro, argento e antimonio.
L’attività industriale è incentrata sulla lavorazione dei prodotti agricoli. Vi sono zuccherifici, birrifici, tabacchifici, oleifici e conservifici. Importante l’artigianato per la lavorazione di tessuti di cotone, calzature e cappelli. Presso San Pedro Sula funziona anche un cementificio.

STORIA
Nel 1502 Cristoforo Colombo individua la costa dell’Honduras. Popolato da indiani mosquito, il paese viene conquistato nel 1523 da Pedro de Alvarado. Nel 1544 è unito alla capitaneria generale del Guatemala. Nel 1821 l’Honduras viene integrato nel Messico di Iturbide. Dal 1824 al 1838, il paese fa parte delle Provincie Unite dell’America centrale. Divenuto indipendente nel 1838, vede la sua integrità territoriale minacciata dalla presenza britannica. Verso la fine del XIX sec., il paese è diviso tra oligarchie locali rivali. Esso subisce l’iniziativa dell’United Fruit Company, proprietaria delle grandi piantagioni di banane.
Dal 1932 al 1948 assiste alla dittatura di Tiburcio Carias Andino. Nel periodo 1957-1963, Ramón Villeda Morales avvia un tentativo di riforma agraria. La guerra del football con il Salvador favorisce l’agitazione politica interna. Nel 1981 viene eletto alla presidenza della repubblica il liberale Roberto Suazo Córdova. Nel 1986 gli succede il liberale José Simón Azcona. A partire dal 1987, l’Honduras firma con il Costa Rica, il Guatemala, il Nicaragua e il Salvador alcuni accordi (1987, 1989) tesi a ristabilire la pace nella regione. Nel 1990 diventa presidente della repubblica il conservatore Rafael Callejas. Quattro anni dopo gli succede il liberale Carlos Roberto Reina. Nel novembre del 1997 il leader del partito liberale vince le elezioni presidenziali con il 52,8% dei voti.

SCHEDA
Abitanti      7.326.496 ab.. (2008)
Superficie  112.088 km2
Densità      58,5 ab./km2
Capitale     Tegucigalpa (950.000 ab. – 2001)
Governo     Repubblica presidenziale
Moneta       Lempira
Lingua        Spagnolo
Religione    Cattolica, protestante