Al via un ciclo di conferenze sul Polittico Griffoni: e il 4 ottobre accesso gratuito in mostra per gli omonimi dei Santi Petronio e Francesco

“LA RISCOPERTA DI UN CAPOLAVORO”
UN CICLO DI CONFERENZE INTORNO AL POLITTICO GRIFFONI.
E IL 4 OTTOBRE, NEL GIORNO DI SAN PETRONIO E DI SAN FRANCESCO, ACCESSO GRATUITO IN MOSTRA PER GLI OMONIMI E LE OMONIME DEI SANTI


Ruota attorno al Polittico Griffoni e alla centralità della città di Bologna nel Rinascimento il ciclo di incontri in programma a Palazzo Fava ogni mercoledì alle ore 18.00, dal 7 ottobre al 9 dicembre 2020. Le conferenze riaccendono l’attenzione sulla grande mostra “La Riscoperta di un Capolavoro” che Palazzo Fava ospita  fino al 10 gennaio prossimo, dedicata alla splendida pala d’altare dipinta dai ferraresi Del Cossa e De’ Roberti per la cappella della famiglia Griffoni nella Basilica di San Petronio, ricomposta dopo trecento anni dallo smembramento grazie agli eccezionali prestiti di 9 Musei internazionali – National Gallery di Londra, Pinacoteca di Brera di Milano, Louvre di Parigi, National Gallery of Art di Washington, Collezione Cagnola di Gazzada (Va), Musei Vaticani, Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, Collezione Vittorio Cini di Venezia – oggi possessori dei singoli dipinti.

La mostra sarà accessibile gratuitamente nella giornata del 4 ottobre – ricorrenza dei Santi Francesco e Petronioper tutte le persone che portano gli stessi nomi dei Santi: un modo per celebrare sia l’autore dell’opera, Francesco Del Cossa, sia il luogo per il quale è nato il Polittico, la Basilica di San Petronio.
Il ciclo di conferenze, aperto gratuitamente al pubblico e affidato ai maggiori esperti dei rispettivi settori, inizia mercoledì 7 ottobre con la professoressa Angela De Benedictis del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, che parlerà di un capolavoro perduto dell’architettura rinascimentale bolognese, il Palazzo di Giovanni II Bentivoglio in Strada San Donato, oggi via Zamboni. Realizzato a partire dal 1460, la “Domus Aurea” – così chiamata per i capitelli e i cornicioni della facciata ricoperti di oro zecchino – fu distrutta nel 1507 dalla furia del popolo, sobillato dai nemici della potente famiglia. Mercoledì 14 ottobre Cecilia Cavalca, co-curatrice con il professor Mauro Natale della mostra di Palazzo Fava, parlerà della ricca cornice in legno scolpito e dorato del polittico Griffoni, realizzata dal maestro d’ascia Agostino de Marchi da Crema e distrutta al momento della dispersione nel 1725. I committenti dell’opera, Floriano Griffoni e Lucia Battaglia, rappresentati nelle vesti dei santi di cui portano i nomi, indossano abiti disegnati secondo la moda del tempo: dei modi di vestire e della loro rappresentazione in pittura parlerà mercoledì 21 ottobre Maria Giuseppina Muzzarelli, docente del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna. Mercoledì 11 novembre, Elisabetta Polidori e Camilla Roversi-Monaco guideranno il pubblico alla scoperta della pittura su carta e pergamena ai tempi di Borso D’Este e Giovanni Bentivoglio. Il 25 novembre sarà ospite di Palazzo Fava lo storico dell’arte Giovanni Sassu, curatore del Museo della Cattedrale di Ferrara, che illustrerà l’attività di Francesco del Cossa e di Ercole de’ Roberti nella città estense, dove i due artisti hanno lavorato fianco a fianco per Borso d’Este sulle pareti del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia. Mercoledì 2 dicembre Vincenzo Gheroldi, docente presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, analizzerà l’eccellenza della pittura di Francesco del Cossa dal punto di vista delle tecniche e dei materiali utilizzati. Infine, mercoledì 9 dicembre chiuderà il ciclo Luigi Ficacci, Direttore dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, che terrà una lezione sulla stagione bolognese di Francesco del Cossa. Verranno ripercorse le vicende personali e artistiche di Del Cossa che, entrato in contrasto con Borso d’Este, si trasferì in un moto d’orgoglio e con lucida consapevolezza del proprio valore, nella città di Bologna alla corte dei Bentivoglio dove contribuì ad aggiornare l’ambiente pittorico bolognese sulle novità rinascimentali.

Le conferenze si svolgono nella Sala Biblioteca di Palazzo Fava (terzo piano) con ingresso gratuito su prenotazione (www.genusbononiae.it); posti limitati. I partecipanti alle conferenze riceveranno un coupon, da cambiare alla biglietteria, per visitare la mostra “La riscoperta di un capolavoro” fino al 10 gennaio 2020 usufruendo di un biglietto ridotto.

La ricomposizione del Polittico è un evento del tutto eccezionale, perché riporta in città una delle opere più importanti e originali del Rinascimento italiano la cui presenza illumina di una luce nuova non solo la storia dell’arte a Bologna ma anche la storia della città, dei suoi abitanti, dei gusti, della moda e della cultura del tempo: per approfondire alcuni di questi aspetti, Genus Bononiae e il suo presidente, Fabio Roversi Monaco, organizzano per giovedì 29 ottobre una giornata internazionale di studi aperta la pubblico a cui parteciperanno studiosi e ricercatori italiani e stranieri.

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