Sassoleone (Bologna): 7° edizione di S.I.A – Sottili Innesti Amorevoli, dall’1 giugno al 23 agosto 2019

Mondi possibili sulle colline bolognesi: al via a Ca’ Colmello la settima estate di laboratori e spettacoli, da qui e d’altrove

In un antico casolare nel cuore dell’Appennino, l’associazione Baba Jaga ospita i nomi più interessanti della ricerca artistica italiana e internazionale. In arrivo spettacoli, concerti, proiezioni e workshop residenziali di teatro, danza, illustrazione, canto e scrittura.

«Ca’ Colmello è un antico casolare dei primi del Novecento immerso tra colline, ginestre, calanchi, alberi, distese verdi e orizzonte aperto, uno spazio dove coltivare un sentire vivo. Qui dal 2011 Bruno Fronteddu (co-fondatore dell’associazione Baba Jaga) ed io abbiamo deciso di abitare e creare un luogo prezioso in cui accogliere teatro e arte, corse di bimbi e canti, intrecci di culture del mondo, poetiche e scambi, un ponte tra arte e natura. Abbiamo creduto in un sogno possibile, lontano dalla realtà urbana ma vicino all’intima essenza delle cose. Negli anni abbiamo ristrutturato con cura lo spazio, prediligendo materiali naturali quali pietra e legno, mantenendo intatta l’anima rurale del luogo e dei suoi dintorni e creando inoltre nuovi spazi vivibili, quali l’anfiteatro in natura, la sala di lavoro, sentieri nel bosco… Esiste ora una sorta di comunità trasversale di fruitori, amici e sostenitori attivi, che si è creata attorno a questa utopia di vita e di visione, un filo sottile e commovente che ci fa resistere, vitali e controcorrente. Per arrivare fin quassù ci vuole la volontà forte di giungervi, sapendo poi che il luogo accoglierà con premura. Il silenzio sarà dono»: Chiara Tabaroni, direttrice artistica della Casa Laboratorio Ca’ Colmello di Sassoleone (Bologna) introduce il luogo, significante e suggestivo, che accoglierà dall’1 giugno al 23 agosto la settima edizione di S.I.A – Sottili Innesti Amorevoli, preziosa rassegna che porta sulle colline bolognesi gli esponenti più interessanti della ricerca artistica italiana e internazionale.

«Nel cuore dell’Appennino, la delicatezza dell’ incontro: questa è la traccia sotterranea,
la radice che da sempre ha caratterizzato la nostra rassegna» continua Chiara Tabaroni «
La programmazione 2019 pulsa di incontri necessari, cultura intesa come apertura, innesti di visioni per coltivare processi di integrazione e scambio, per rimettere a fuoco la memoria, stare in ascolto, lasciarsi attraversare dalla meraviglia».

La settima edizione di S.I.A. – Sottili Innesti Amorevoli si aprirà l’1 giugno con la proiezione del pluripremiato documentario Voci dal Silenzio, viaggio lungo la penisola italiana per raccontare esperienze eremitiche. A seguire incontro con i registi Joshua Wahlen e Alessandro Seidita.

L’8 giugno il Teatro dell’Orsa proporrà Cuori di Terra. Memoria per i sette fratelli Cervi. Lo spettacolo, riproposto a quindici anni dalla sua creazione, vinse nel 2003 il Premio Scenario per Ustica «per la lettura non agiografica della storia dei fratelli Cervi riletta nella complessità di una vicenda che connette impegno politico e battaglie quotidiane per l’emancipazione della persona e il progresso nelle relazioni umane, nel lavoro e nella società».

In occasione del Solstizio d’Estate (22 giugno), Ca’ Colmello sarà attraversata dalla meravigliosa musica, dai racconti e dai canti del giovane griot del Gambia Jabel Kanutek: con il suo strumento, la kora, cullerà la notte del Solstizio, dopo che Fiabe nel bosco avranno incantato i più piccini.

La premiatissima attrice teatrale Daria Deflorian darà voce al capolavoro letterario Una donna di Annie Ernaux (14 luglio), intenso racconto in cui la scrittrice ripercorre la vita di sua madre. Le vicende personali emergono dalla memoria incandescente del lutto e si fanno ritratto di una donna del Novecento.


A Ferragosto, nel cuore dell’estate, è in programma Nel vivo. Serenate, lamenti e altri canti dell’anima, concerto di O Thiasos Teatro Natura con le cantanti e attrici Camilla Dell’Agnola (voce, viola, dulsetta) e Valentina Turrini (voce e tamburo). Sono canti polifonici eseguiti a cappella a due voci, a disegnare un ideale itinerario attraverso i suoni della natura e le voci, dal Salento alla Galizia, passando per l’Emilia Romagna e la Sicilia, fino a toccare la Georgia e l’Ucraina.

Il 25 agosto la Compagnia Milòn Méla, dall’India, tornerà per incantare grandi e piccini con uno spettacolo di danze acrobatiche, maschere tribali, colori, musiche e canti d’Oriente.

Tra giugno e agosto, inoltre, Ca’ Colmello accoglierà sei workshop residenziali, per dare la possibilità di approfondire discipline artistiche in un contesto immersivo e naturale: i laboratori spazieranno dall’illustrazione con Joanna Concejo alle pratiche vocali con Ewa Benesz, dalla danza butoh con il maestro giapponese Masaki Iwana alle arti performative indiane con la Compagnia Milòn Mèla, dall’ espressione teatrale con l’attrice e regista Daria Deflorian all’esplorazione di albi illustrati e scrittura con Silvia Vecchini.

È proteiforme e delicato, il programma dell’edizione 2019.

Siate curiosi, salite in collina.

La Casa Laboratorio Ca’ Colmello si trova in via Gesso 21 a Sassoleone, in provincia di Bologna.

Info: 349 2826958, 340 7823086, info@babajaga.it, www.babajaga.it.

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