Santa Sofia (FC): 59^ EDIZIONE PREMIO CAMPIGNA, Presentazione dell’opera “Black Avorio” di FLAVIO FAVELLI – Sabato 17 novembre 2018

59^ EDIZIONE PREMIO CAMPIGNA
Presentazione dell’opera “Black Avorio” di FLAVIO FAVELLI

Santa Sofia (Provincia di Forlì-Cesena)
Parco di sculture all’aperto
(località Colonia)

Sabato 17 novembre 2018

Sabato 17 novembre alle ore 16.00, nel Parco Fluviale di Santa Sofia (località Colonia), verrà inaugurata una nuova opera artistica in occasione della 59^ edizione del Premio Campigna.

Si tratta della dodicesima installazione che andrà ad arricchire il percorso, nato nel 1993, del Parco di Sculture all’aperto, in cui già si trovano opere di artisti di fama internazionale quali i Poirier, Eliseo Mattiacci, Mauro Staccioli.

Il prescelto per questa edizione del Premio Campigna è l’artista Flavio Favelli. Bolognese di adozione, è nato a Firenze nel 1967 e vanta un notevole curriculum, fra cui due presenze alla Biennale di Venezia (2003 e 2013), una alla XI Biennale dell’Avana (2011), la partecipazione a varie esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero, fra cui al MAXXI di Roma, al Museo del ‘900 di Milano, al Centro Pecci di Prato, al Peggy Guggenheim Collection di Venezia, alla Maison Rouge di Parigi, alla Tate Modern di Londra, ad Elgiz Museum di Istanbul e al MOCA di Shanghai, solo per citare i più noti. Tra le realizzazioni più recenti, ricordiamo l’opera Gli Angeli degli Eroi, scelta nel 2015 dal Quirinale per commemorare, il 4 novembre, i militari caduti.

L’opera ideata da Favelli a Santa Sofia, che dialogherà perfettamente con il paesaggio, sarà costituita da un assemblaggio di cancelli in ferro battuto saldati assieme a formare un’architettura fantasiosa, una sorta di torre improbabile.

Un lavoro che rispecchia appieno la ricerca artistica di Favelli, che consiste principalmente in performance-azioni nelle quali crea uno spazio fisico che sfocia in uno mentale, modificando così la percezione degli spettatori. Elementi architettonici ed oggetti di arredo quotidiano si trasformano in elementi visionari che permettono l’emergere di emozioni latenti, rivelando così la poeticità presente nella realtà di ogni giorno.

Prima dell’inaugurazione, alle ore 15.00, si svolgerà una visita guidata d’autore alla scoperta del Parco di sculture a cura di Panda Project, con ritrovo presso l’opera di Mauro Staccioli nel Parco della Resistenza.

Flavio Favelli, Villa, 2016, assemblaggio di ringhiere e cancelli trovati e dipinti, 590x410x310 cm., Giardino privato Bologna (foto di Dario Lasagni)


Flavio Favelli, nato a Firenze nel 1967, vive e lavora a Savigno (Bologna).

Dopo la Laurea in Storia Orientale all’Università di Bologna, prende parte al Link Project (1995-2001).

Ha esposto in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero, come i musei: MACRO e MAXXI di Roma, MAMbo di Bologna, Marino Marini di Firenze, RISO di Palermo, Centro per l’Arte Pecci di Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Maison Rouge e Fondation Antoine de Galbert di Parigi, Projectspace 176 a Londra, alla

Peggy Guggenheim Collection di Venezia, alla GAMEC di Bergamo, alla Maison Particuliere a Bruxelles, al Castello di Rivoli e alla GAM di Torino, all’11° Biennale dell’Havana, al festival No Soul For Sale della Tate Modern di Londra, alla Fondazione Pomodoro a Milano, al Museo MADRE e al PAN di Napoli, al MOCA di Shanghai, a Villa delle Rose GAM di Bologna, al Musèe d’Art Moderne di Saint-Etienne, al Museion di Bolzano e all’Elgiz Museum di Istanbul.

Ha partecipato alla XIII Biennale di Scultura a Carrara e alla XV Quadriennale di Roma al Palazzo delle Esposizioni nonché alla mostra “Italics” a Palazzo Grassi,Venezia, poi itinerante all’MCA di Chicago.

Ha progettato e realizzato due ambienti pubblici permanenti: Vestibolo nella Sede ANAS di Venezia di Palazzetto Foscari e Sala d’Attesa nel Pantheon di Bologna all’interno del Cimitero Monumentale della Certosa, che accoglie la celebrazione di funerali laici.

Nel 2015 l’opera Gli Angeli degli Eroi viene scelta dal Quirinale per commemorare i militari caduti nella ricorrenza del 4 Novembre.

Ha partecipato a due Biennali di Venezia: la 50° (“Clandestini”, a cura di F. Bonami) e la 55° (“Vice versa”, Padiglione Italia a cura di B. Pietromarchi).

Nel 2016, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico, è invitato a partecipare come relatore ad un convegno sull’arte contemporanea istituito dalla Scuola Normale Superiore di Pisa. Nel 2017 il progetto Serie Imperiale vince la seconda edizione del bando Italian Council.

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