Trento-Monte Bondone: La leggendaria Charly Gaul, 7 – 9 luglio 2017

Charly Gaul monte bondone trentoLa dodicesima edizione de “La Leggendaria Charly Gaul” dal 7 al 9 luglio sarà ancora una volta l’unica tappa italiana dello spettacolare circuito internazionale UCI Gran Fondo World Series che concederà la possibilità di qualificarsi alle finali dei Campionati del Mondo Amatori e Master, oltre ad essere la sesta prova di InBici Top Challenge ed Alé Challenge, un gradito ritorno, quest’ultimo, che attirerà anche i corridori stranieri. Ma vediamo nel dettaglio cosa offre il ‘pacchetto’. La cronometro di Cavedine è una delle gare contro il tempo più spettacolari, “La Moserissima” è invece un amarcord del ciclismo del passato, mentre “La Leggendaria Charly Gaul” con partenza da Piazza Duomo a Trento ed arrivo al Monte Bondone in località Vason, è una prova palpitante chiamata ad esaltare nuovamente le bellezza della città tridentina e le sue poderose montagne, ricordando l’impresa dell’8 giugno 1956, quando un corridore instancabile riuscì a prendersi il trono assoluto dell’audacia.

Info: www.laleggendariacharlygaul.it


la COMBINATA VINCENTE
dell’apt trento, monte bondone, valle dei laghi
record di iscritti, OLTRE 2500 TRA ‘CHARLY GAUL’ E ‘CRONO’
domani a trento mostra sui 200 anni della bici

12ᵃ “La Leggendaria Charly Gaul” da venerdì a domenica a Trento
2300 iscritti alla sfida domenicale, 220 alla cronometro di venerdì a Cavedine (TN)
Tante iniziative a cominciare dalla mostra sui 200 anni della bicicletta di domani al MUSE di Trento
Interverranno nel corso del talk show “200 anni e non sentirli” Aldo e Francesco Moser, Tiziano Uez, Carola Gentilini, Alessandro Andreatta, Dario Broccardo, Lino Giacomoni, Roberto Bonmassari e Pietro Gottardi

I numeri fatti registrare dalla dodicesima edizione de “La Leggendaria Charly Gaul” si avvicinano a battere ogni record, quando mancano ancora alcuni giorni alla chiusura delle iscrizioni la gara dedicata all’“angelo della montagna” può vantare già 2300 iscritti, mentre sono 220 i partecipanti alla cronometro di Cavedine (TN) che venerdì 7 luglio aprirà la serie di eventi dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale. Merito anche e soprattutto delle “quote combinate” che permettono tuttora d’iscriversi ad entrambe le prove agonistiche firmate UCI Gran Fondo World Series. Fino a giovedì 6 luglio l’iscrizione ai percorsi granfondo e mediofondo de “La Leggendaria Charly Gaul” o alla cronometro ammonta a 69 euro, mentre aggiudicarsi la proposta assieme ad una maglia tecnica a maniche corte della gara porterà la cifra a 99 euro. L’offerta in abbinata che prevede la partecipazione sia alla dodicesima edizione della granfondo che alla cronometro di Cavedine è invece di 89 euro, oppure di 119 euro per chi desiderasse anche sfoggiare la maglia tecnica.

A dir poco fascinosa la prova di venerdì dedicata ai cronomen, nel corso di 24 km con start ed arrivo a Cavedine, immersi nella spettacolare e rilassante Valle dei Laghi, la quale regala un paesaggio unico ed avvolgente ed una sfida altamente competitiva. I percorsi “leggendari” di domenica saranno invece di 141 km e 4000 metri di dislivello e di 57 km e 2000 metri di dislivello, entrambi con partenza da Piazza Duomo a Trento ed arrivo ai 1654 metri di quota di Vason sul Monte Bondone, valevoli per gli ambiti circuiti Alpe Adria Tour, Alé Challenge (new entry) InBici Top Challenge e Dalzero, i quali selezionano le sfide granfondistiche più importanti del Belpaese.

Gli eventi sportivi dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale sono una gioia per il palato affamato dei contenders, ma vengono sempre accompagnati da iniziative per tutta la famiglia ed interessanti spunti culturali, come nel caso della mostra per i 200 anni della bicicletta.

Domani alle ore 18 al MUSE di Trento, infatti, interverranno nel corso di un talk show intitolato “200 anni e non sentirli” personaggi del calibro di Aldo e Francesco Moser, alla cui famiglia è intitolata anche la ciclostorica “La Moserissima” di sabato, Tiziano Uez, Assessore con delega per le materie dello sport e della semplificazione, Carola Gentilini, Direttrice del Museo del Ghisallo di Magreglio, Alessandro Andreatta, Sindaco di Trento, Dario Broccardo, Presidente del Comitato Regionale Trentino Federciclismo, Lino Giacomoni, Comandante della Polizia Locale di Trento, e Roberto Bonmassari, Direttore del reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Trento. Quella della bicicletta è una lunga storia, che a Trento vanta alcuni dei propri esponenti principali. La città tridentina omaggerà così l’“amica di sempre”, un rapporto idilliaco che prosegue ancor oggi. La mostra valorizzerà la scia del tempo a due ruote, fra immagini d’epoca a ritroso attraverso un’esposizione di bici storiche, oltre ad una monografica di Vito Liverani dedicata a Fausto Coppi.

L’evento, promosso dal Comune di Trento – Servizio Sport, APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e MUSE – Museo delle Scienze di Trento in collaborazione con il Museo del Ghisallo di Magreglio e Veteran Car Team di Bolzano, verrà condotto dal giornalista sportivo Pietro Gottardi.

Info: www.laleggendariacharlygaul.it; www.discovertrento.it; www.hl.museostorico.it


L’EROISMO DI CHARLY GAUL

8 giugno 1956, il lussemburghese è l’alfiere del team Faema ma a Merano, arrivo di tappa dopo aver affrontato l’impervio Passo dello Stelvio, scivola nei bassifondi della classifica generale portando a diciassette i minuti di ritardo dalla maglia rosa. Learco Guerra, responsabile della squadra, dichiarò a proposito di Gaul: “Una giornata storta può capitare a tutti”, nessuno avrebbe potuto immaginare che quella affermazione sarebbe stata preludio di uno dei momenti più significativi della storia del ciclismo.

È la ventesima tappa del Giro d’Italia, da Merano a Trento. 242 i chilometri in cui districarsi, con quattro salite importanti da affrontare: Passo Costalunga (quota 1753), Passo Rolle (1970 metri), Passo Brocon (1616 metri) ed infine il Bondone (1300 metri). Le previsioni meteo sono tutt’altro che rassicuranti, i meccanici hanno lavorato fino all’ultimo per consegnare le biciclette ai corridori, si teme che il maltempo li costringa ad usare i rapporti corti. Al ritrovo gli sguardi dei corridori sono straniti, il cielo ha delle sfumature sinistre. Ma Charly Gaul pare assaporare qualcosa di magico nell’aria, e dimostra di gradire una giornata di questo tipo, che magari potrebbe permettergli di recuperare lo svantaggio di classifica. Già sul Costalunga il Giro è nella bufera, nel frattempo Gaul va all’attacco ed è primo al traguardo del GPM. La discesa che porta ai piedi del Rolle è di quelle che fanno presagire al peggio, soffia un vento gelido ed iniziano ad intravedersi i primi ritiri, mentre Charly Gaul continua imperterrito la sua marcia ‘indemoniata’. Qualcuno cerca accoglienza nelle baite, la selezione si fa decisiva sul Passo Brocon, provocata dal futuro padrone del Giro. Gli avversari arrancano, la maglia rosa è ora ambita da più pedali, Magni lotta come un leone nonostante abbia una spalla fuori uso. Dopo Passo Gobbera, imboccando la strada che porta a Trento, molti corridori sostano nei bar della zona per sostituire le maglie letteralmente impregnate da uno strato di ghiaccio, versandosi anche del brodo e del tè bollente sulle gambe. Gli atleti sono al limite della sopportazione umana. I ritiri non si contano, Gaul non dà tregua agli avversari ed in testa alla corsa continuano gli avvicendamenti, sulle ultime rampe Charly Gaul completerà quello che un commosso Learco Guerra definirà “Il capolavoro di un autentico fuoriclasse”. Tuttavia, anche il lussemburghese è umano, ed arriva stremato all’arrivo, viene avvolto in alcune coperte di lana e portato di peso in albergo. Qualcuno gli sussurra all’orecchio che il Giro è suo, ma Charly Gaul è troppo stanco per rendersene conto, se ne uscirà solamente con una smorfia in quel momento. Il vero paradiso glielo regalerà il bagno caldo successivo, e le prime sensazioni che inizieranno ad affiorare. Sandrino Fantini arriverà 7’44’’ più tardi, Magni concluderà dopo 12’25’’, mentre quando l’Angelo della Montagna prenderà finalmente coscienza di quanto fatto dirà: “È stato un miracolo”, una dichiarazione che fece eco con quella di Guerra: “Un miracolo che soltanto tu potevi fare”. Due giorni più tardi Charly Gaul entrerà in maglia rosa all’Arena di Milano, accolto come meritano gli eroi.

Narrazioni epiche, che solo i cuori grandi dello sport possono riuscire a compiere.

LA LEGGENDARIA CHARLY GAUL

Tutto nacque nel 2005, quando il grande ciclista lussemburghese, protagonista dell’epica scalata della montagna cittadina durante il Giro d’Italia del 1956, giunse sul Monte Bondone per l’intitolazione a suo nome della famosa salita di Vason. L’iniziativa dei “Bondoneri” (operatori e residenti della montagna), dell’APT e del Comune di Trento piacque subito all’emittente televisiva nazionale RTL tant’è che invitò una troupe per fare un reportage. Fu proprio in quell’occasione che un giornalista del Lussemburgo propose di rievocare la storica impresa con un raduno internazionale di cicloamatori. L’idea interessò subito l’Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e lo stesso anno nacque la Gran Fondo Charly Gaul. Davanti alle telecamere della tv lussemburghese, un Gaul ormai costretto in carrozzina ha potuto rendersi conto, forse per l’ultima volta nella sua vita, quanto grande ed immortale sia stata la sua impresa.

MONTE BONDONE

FRA LE GRANDI SALITE DEL TRENTINO

Il Trentino, da sempre terra di grandi campioni, conta 23 salite mitiche, che permettono di pedalare tra indimenticabili paesaggi di montagna, cime dolomitiche, verdi altopiani e scintillanti laghi alpini. Una variegata offerta di percorsi che abbracciano tutto il territorio, dove ogni salita è abbinata ad un campione o a un momento epico del grande ciclismo. E fra di esse, spicca la salita del Monte Bondone, ove il campione lussemburghese Charly Gaul divenne leggenda. Sono 38 tornanti, 18 km, con un dislivello di 1485 metri, pendenza massima al 17%, pendenza media 8,9%: una salita da mito che ti fa sentire un ciclista vero. Da subito il percorso si fa impegnativo e si sale tornante dopo tornante con il panorama della valle dell’Adige e della città di Trento che sottostante si allarga. Serve mantenersi alimentati e non dimenticare di bere perché la salita non molla fino all’arrivo sul monte Bondone, antica stazione sciistica che ha insegnato a sciare a generazioni di cittadini che stanno ai suoi piedi.

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