Milano: spettacolo ARIE DI CARTA, dal 4 al 7 febbraio 2016

Milano, Teatro della Contraddizione

dal 4 al 7 febbraio 2016

[4 e 6 febbraio ore 20.30 – 5 e 7 febbraio ore 22.00]

 

ARIE DI CARTA 

da un’idea di Maria Carpaneto

interpreti e coreografie Maria Carpaneto e Ivana Petito

con la partecipazione di Andrea Ruberti

 

una produzione Il Filo di Paglia e Fondazione Campania dei Festival

con il sostegno di CIMD, Quelli di Grock

 

vincitore premio produzione Festival Fringe di Napoli 2015

 

 

Nell’ambito delle “serate doppio spettacolo” Maria Carpaneto e Ivana Petito, con la partecipazione di Andrea Ruberti, portano in scena al Teatro della Contraddizione di Milano dal 4 al 7 febbraio lo spettacolo “Arie di Carta”, vincitore premio produzione al Festival Fringe di Napoli 2015, una produzione Il Filo di Paglia e Fondazione Campania dei Festival, con il sostegno di CIMD, Quelli di Grock.

 

“Arie di carta” è una pièce attuale e antica in cui i protagonisti sono due curiosi personaggi senza tempo, una sottile vena ironica e un passaggio continuo di stadi d’animo. Due creature straordinarie che nascono dalle mura, dai suoni, dai colori, dalle temperature del sottosuolo per fondersi con luoghi intrisi di storie e gente comune. Una relazione che attraversa tutte le epoche storiche, tutte le età della vita, tutti i generi e le modalità dell’essere soli s(eppure) insieme. Le due creature si accompagnano per farsi coraggio ed esaltarsi a vicenda, si incontrano ora nelle gioia dell’incontro, ora sfinite dalla catene della relazione.

La musica è l’elemento drammaturgico che conduce le due figure femminili ad esprimersi secondo sfumature, colori ed emozioni, uniche ma al tempo stesso archetipi di altre. stati emotivi e fisici come un paesaggio sonoro.

 

‹‹Ci siamo incontrate – scrive Maria Carpaneto – ognuna coi propri vissuti, gusti ed esperienze professionali e ci siamo ‘ascoltate’: il reciproco ascolto ha generato una nuova relazione, un linguaggio per noi nuovo, volti e storie nei quali molti possono rivedersi ed immedesimarsi, due donne/due personaggi venute da chissà dove, un duo vagamente clownesco, tragicomico che si è raccontato la propria vita fondendola in una sola ed unica››.

 

‹‹“Arie di carta” è per me un atto di incontro – scrive Ivana Petito – E’ la danza di un incontro. Parla di un me e di un te, di un io e un tu che poi altro non sono che l’umanità tutta. Racconta il miracolo e il mistero quotidiano di ogni relazione, un’opera che continua a crescere nella vulnerabilità autentica dell’ incontro››.

 

Ad alternarsi sul palco del Contraddizione nella “serata doppio spettacolo”: “ARIE DI CARTA” [4 e 6 febbraio ore 20.30 – 5 e 7 febbraio ore 22.00] e “LETIZIA FOREVER” [5 e 7 febbraio ore 20.30 – 4 e 6 febbraio ore 22.00] di Teatrino Controverso.

Punto di contatto fra i due lavori è il tema della femminilità che viene qui raccontata attraverso linguaggi e strumenti differenti. Con “Letizia Forever”, Rosario Palazzolo ci racconta la storia di una donna con barba intelligente e sgrammaticata (interpretata da Salvatore Nocera). Letizia è un nonsense, un’allegra caricatura dei ‘fabulosi anni ‘80’, un travestimento fisico e drammaturgico che fa emergere un’esistenza fatta di soprusi ed ignoranza, una riflessione ‘altra’ sulla tematica del femminicidio.

 

Infoline e prenotazioni: Teatro della Contraddizione, Via Privata della Braida 6 – Milano, Tel. 02.5462155 info@teatrodellacontraddizione.itwww.teatrodellacontraddizione.it.

Quando: 4, 5, 6, 7, Febbraio

Orario inizio primo spettacolo: 20:30

Orario inizio secondo spettacolo: 22:00 circa

Ordine spettacoli: 4 e 6 febbraio ARIE DI CARTA + LETIZIA FOREVER // 5 e 7 febbraio LETIZIA

FOREVER + ARIE DI CARTA

Ingresso 1 spettacolo: 15 (intero) 12 (ridotto)

Ingresso 2 spettacoli: Intero 15 + 5, Ridotto 12+5 (bicchiere di vino incluso)

 

 

 

ARIE DI CARTA 

da un’idea di Maria Carpaneto

interpreti e coreografie Maria Carpaneto e Ivana Petito

con la partecipazione di Andrea Ruberti

immagini video Marco Maccaferri – Andrea Canepari

drammaturgia musicale a cura di Maria Carpaneto

suggerimenti musicali di Emanuele de Checchi

luci Paolo Casati

una produzione Il Filo di Paglia e Fondazione Campania dei Festival

con il sostegno di CIMD, Quelli di Grock

un ringraziamento particolare a Susanna Beccari, Emanuele De Checchi, Maria Consagra, Andrea Ruberti, Marco Maccaferri

vincitore premio produzione Festival Fringe di Napoli 2015

 

www.ilfilodipaglia.eu

www.ivanapetito.it

 

Estratti Stampa

‹‹Dal mio punto di vista, la danza inaugura delle relazioni tra ciò che normalmente riteniamo separato e, nello stesso tempo, o proprio grazie a questo gesto, separa ciò che pensiamo debba restare unito. Si potrebbe dire che la danza è l’avvio della relazione impossibile, perché si congeda dalle relazioni stabilite e ritenute ‘possibili’: ad esempio, unisce una parte del corpo ad un’altra perché la separa  dall’ordinamento delle parti, la fa fuggire via. E nel vostro spettacolo ciò inevitabilmente accade, ma in certi passaggi è come se voleste danzare la relazione, illustrarla attraverso la danza, piuttosto che inaugurarla danzando. Le fotografie sullo sfondo sembrano voler dire ciò che state facendo, la cosa che state danzando. Dal bambino alle due anziane ridenti è come se ci fosse una didattica a guidare la danza. Questo sfondo, che non a caso dà anche il senso di uno scorrere temporale, sembra voler insegnare che lo scorrere del tempo non è che formazione di relazioni, di cui infine si può insieme ridere, con un riso di saggezza, mi pare››.

Maurizio Zanardi, filosofo e fondatore della Cronopio editore

 

‹‹In “Arie di carta” Maria Carpaneto e Ivana Petito, interpreti e coreografe, sono due curiosi personaggi senza tempo, nati dalla terra per narrare il luogo in cui si palesano. Anche questo è un sofisticato esperimento di teatro-danza. Figure femminili si accompagnano e sostengono tra nuvole di borotalco al suono di clavicembalo, archi e fisarmonica. Sono cigni agonizzanti dall’incedere parkinsoniano. Si fondono in un abbraccio avvolgente, complice, capace di scongiurare il limite e di sublimare nel lirismo››.

Vincenzo Sardelli, KLP, 4 luglio 2015

Maria Carpaneto ha studiato danza negli USA, Francia e Milano, si è diplomata alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Ha danzato per Ellen Stuart, Adriana Borriello, Paco Decina, Cecilia Gallizia, Hervé Diasnas, Denise Lampard. Nel 2014 viene selezionata al Napoli Fringe Festival con Ivana Petito per Arie di Carta. Partecipa al lungometraggio D.A.D. per la regia di Marco Maccaferri, dichiarato opera di interesse culturale e di ricerca sperimentale dal MiBACT, che vanta anche il supporto della Film Commission Lombardia. Realizza il primo studio di Bucolive, un progetto di ricerca coprodotto da Il filo di Paglia, Swiss E-motion e l’Isola, presentato a Locarno. Nel 2013 diventa guida GAE (guida ambientale escursionistica) titolo valido a livello europeo. Perfeziona un proprio metodo didattico in natura con principi di PMD (Presenza, Mobilità, Danza), tecnica che insegna dopo anni di ricerca e formazione con il coreografo danzatore Hervé Diasnas. Nel 2012 realizza Variazioni Goldberg, progetto commissionato dal Festival Como città della musica; nel 2011 realizza il solo di danza Dunque io son, con scenografia e costumi di Micol Di Palma e suono di Attila Faravelli. Collabora con il Teatro G. D’Annunzio di Latina per Letture dal canale da ‘Canale Mussolini’ di A. Pennacchi, regia Clemente Pernarella. Nel 2010 è selezionata per Solo in azione, vetrina dei coreografi Lombardi con Aerial. Firma la sua prima regia Ogni casa combatte (omaggio a Marek Edelmann); nel 2009 fa parte della Compagnia In-stabile Teatrodentro come formatrice ed interprete all’interno della II Casa di Reclusione Milano-Bollate e di Opera, con cui crea nel 2008 Psicopathia Sinpatica. E’ coreografa della trasmissione Singing Office, prodotta da Polivideo per Skyvivo e in diverse produzioni di ASLICO dirette da Francesco Micheli. Coreografa la sigla della sit-com Don Luca, video-clip del cantante iracheno Kazem El Sahiir. E’ coreografa ne Il Trovatore per il Teatro Regio di Parma nell’OperaVerdi Festival, crea Raverie con Enrico Rava. Negli anni ‘90 presenta l’assolo Marion in diverse capitali europee ed importanti rassegne italiane. Ha collaborato a Losanna a Silenxieu, creazione collettiva con Sylvie Courvoisier, Mark Feldmann, Walter Quintus.

 

Ivana Petito è nata a Napoli nel 1975. Diplomata all’Accademia Lyceum Mara Fusco di Napoli, laureata in lettere moderne presso l’Università degli studi Roma Tre con una tesi in storia della danza.Dal 1997 danza con Adriana Borriello, Dejà Donné, Sosta Palmizi, Enzo Cosimi. Dal 2003 collabora con il Teatro Kismet. Nel 2005/06 realizza Dialogo per una zebra, sostenuto dalla Junge Hunde (Culture program of European Union) e dall’Associazione Sosta Palmizi, nel 2011 L’animatrice-colei che prende la parola, sostenuto dal network Anticorpi XL.

Nel 2012 coreografa Stabat Mater sostenuta da Nuda (network umbro danza contemporanea).

Dal 2013/2014 prende parte al progetto italo svizzero Bucolive prodotto dalla compagnia Il filo di paglia e, in qualità di attrice, al progetto cinematografico D.A.D. Nel 2002 insegna alla Scuola Teatrale Quelli di Grock (Milano), Centro Danzarte di Luisa Cuttini (Brescia), Centro Studio Oltreunpo’ Teatro.

 

Marco Maccaferri regista film lungometraggi (D.A.D, Giorgia ), cortometraggi (L’assistente e il suo mago- Astronave color Gas ), video musicali e d’arte (E. Rava Il Giro del giorno in 80 mondi – Marion) regista tv, direttore artistico di soap opere e Situation comedy, spot pubblicitari, documentari industriali e servizi televisivi.

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