Candia (To): Sabato 24 ottobre 2015 torna la giornata “Puliamo il lago”

SABATO 24 OTTOBRE A CANDIA TORNA LA GIORNATA “PULIAMO IL LAGO”

Nella mattinata di sabato 24 ottobre 2015 nel parco naturale del lago di Candia si svolgerà l’edizione autunnale 2015 di “Puliamo il Lago” , coordinata dalla Città Metropolitana di Torino – Ente gestore dell’ area protetta – attraverso l’associazione “Vivere i Parchi”, che curerà la parte organizzativa ed operativa con la collaborazione dei Comuni di Candia, Canavese, Vische e Mazzè. All’iniziativa daranno il loro contributo, come ogni anno, le Guardie Ecologiche Volontarie ed il Servizio aree protette della Città Metropolitana.

La sesta edizione di “Puliamo il Lago” prevede il ritrovo dei partecipanti alle 8,30 nell’area attrezzata comunale di Candia in zona Lido. A seguire sono previste l’organizzazione delle squadre di lavoro, l’illustrazione del piano di sicurezza e le attività di raccolta e differenziamento dei rifiuti. Alle 13, al termine dell’attività, i soci della COOP offriranno i loro prodotti ai volontari. A coloro che intendono partecipare all’iniziativa si raccomanda l’uso dei guanti e di abiti e calzature adeguati (scarponcini o stivali di gomma).

Per informazioni sulla manifestazione: Associazione “Vivere i Parchi”, telefono 345-7796413, e-mail vivereiparchi@gmail.com

IL PARCO DEL LAGO DI CANDIA: UN PATRIMONIO NATURALE, TURISTICO E SPORTIVO

Sono trascorsi circa ventimila anni da quando il Grande Ghiacciaio Balteo, nel suo ritiro all’interno della Valle D’Aosta, trasformò la precedente pianura in una corona di colline con una depressione centrale, colmata da paludi e laghi: Sirio, San Michele, Viverone, Candia. Specchi che riflettono oggi il paesaggio canavesano, accomunati dalla stessa origine ma non dal medesimo destino: a differenza dei “confratelli”, lo specchio di Candia riverbera un paesaggio assai più integro, che si è mantenuto esente da eccessive interferenze antropiche. La scarsa edificazione sulle rive e la minor pressione turistica hanno permesso al bacino di Candia di conservare notevoli condizioni di naturalità, che fanno del lago e della limitrofe palude una delle più importanti zone umide del Piemonte (e non solo). Ne è conferma l’inserimento fra i Siti di Interesse Comunitario, ai sensi della Direttiva “Habitat” dell’Unione Europea. Il Lago di Candia detiene però anche un’altra prerogativa: quella di dare il nome al primo parco provinciale italiano.
Il “Parco naturale di interesse provinciale italiano del Lago di Candia” è stato, infatti, istituito nel 1995 su proposta dell’allora Provincia di Torino. I quasi 350 ettari dell’area protetta comprendono, oltre al lago vero e proprio, la palude e la paludetta, che sono le zone più significative dal punto di vista naturalistico. Situato fra il paese omonimo e Mazzè, a una quota di 226 m, il lago ha una superficie di 1,5 Kmq e una profondità media di 4,7 metri. E’ alimentato da alcune sorgenti situate lungo la costa meridionale. Il deflusso avviene attraverso il Canale Traversaro, zona di particolare interesse per la vegetazione. Oltre 400 sono le specie floreali presenti, fra le quali alcune varietà idrofile non comuni come il trifoglio fibrino, l’utricularia, la potentilla palustre e la rarissima violetta d’acqua (Hottonia palustris). Dal punto di vista faunistico la ricchezza maggiore è sicuramente rappresentata dall’avifauna. Situato sulla rotta “sud-occidentale”, il Lago di Candia è, infatti, un importante luogo di sosta per gli uccelli svernanti e di passo. Duecento le specie di uccelli censite, tra le quali il tarabuso, il tarabusino, l’airone rosso e, in particolare, la moretta, che ha fatto del parco una dei principali siti di nidificazione in Italia. Poche e vaghe sono le notizie storiche sulla fauna ittica. Sul lago insistono fin dal XVI secolo diritti di uso civico per la pesca professionale, unica fonte di sostentamento fino a pochi decenni or sono per decine di famiglie locali. Tra le specie presenti, la carpa, la tinca, il luccio, il cavedano, la scardola, il persico trota, il persico reale e il pesce gatto (le ultime tre immesse). Il parco è interessante non solo per l’ambiente lacustre, ma anche per gli spazi circostanti: boschi, canneti e prati. La presenza del Parco si pone come elemento di tutela del territorio e di possibile sviluppo dell’area. Si può visitare a piedi, in bicicletta o in barca.

PER SAPERNE DI PIÙ: http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/fauna-flora-parchi/parchi-aree-protette/aree-naturali-protette/parco-lago-candia/

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